La vedova arpia

Camillo Langone

Un artista, prima di sposarsi, dovrebbe pensare al lungo periodo: la donna a cui sto per legarmi come gestirà la mia opera quando io non ci sarò più? Le vedove degli artisti sono le uniche mogli che hanno la possibilità di angariare i mariti pure dopo morti, e quasi sempre ne approfittano. Yoko Ono è prototipo anche lombrosiano della Vedova Arpia.

    Un artista, prima di sposarsi, dovrebbe pensare al lungo periodo: la donna a cui sto per legarmi come gestirà la mia opera quando io non ci sarò più? Le vedove degli artisti sono le uniche mogli che hanno la possibilità di angariare i mariti pure dopo morti, e quasi sempre ne approfittano. Yoko Ono è prototipo anche lombrosiano della Vedova Arpia, cercate su Internet la recentissima esibizione al MoMa di New York, “Voice piece for soprano & wish tree” e se non vi spaventate, ditemi: di che vi spaventate? Adesso questa giapponese fanatica ha negato la firma che avrebbe portato le canzoni dei Beatles su iTunes, grande negozio della musica digitale.

    Chiaramente è un problema di soldi, non si sono messi d'accordo, e chiaramente c'è chi grida allo scandalo: ostacolato l'accesso dei giovani alla musica del favoloso quartetto! A me non me ne può fregare di meno primo perché i Beatles non erano nemmeno i Beatles, secondo perché i giovani possono ascoltarli altrove (e gratis), terzo perché John Lennon si merita questo e altro. Punto primo: il critico Piero Scaruffi ha analiticamente spiegato come gli Scarafaggi fossero dei copioni senza vergogna e imitassero i Beach Boys in ogni dettaglio, dalle armonie vocali al modo di suonare il basso a quegli arrangiamenti barocchetti che sono arrivati fino a Cesare Cremonini, pari pari. Chi non ci crede ascolti “God only knows”, pubblicato dai californiani un anno prima di “Sergent Pepper”, e trasecoli.

    Punto due: eMule e YouTube possono tranquillamente soddisfare la curiosità di eventuali ventenni che volessero verificare la modestia di Ringo Starr come batterista. Punto tre: Lennon poteva impalmare qualsiasi ragazza del pianeta, e se si è andato a inchiavicare con la megera nipponica è segno che se lo meritava. Yoko è la giusta punizione per aver dichiarato: “I Beatles sono più famosi di Gesù Cristo. Non so chi morirà per primo, se il rock'n'roll o il cristianesimo”. E per aver composto una canzone più citrulla di una canzone di Jovanotti: “Imagine”. Vi ricordate le parole? “Immagina non ci sia il paradiso, nessun inferno, nessuna religione, immagina che la gente viva solo il presente…”. Al di là della facile eresia è un testo da centro commerciale, perfetto per favorire gli acquisti. Io poi francamente non capisco perché qualcuno si interessi ai Beatles quando esistono gli Stones, i Groove Armada, gli Interpol.

    • Camillo Langone
    • Vive tra Parma e Trani. Scrive sui giornali e pubblica libri: l'ultimo è "La ragazza immortale" (La nave di Teseo).