Attacco al governo a Mogadiscio

Giulia Pompili

Questa mattina uomini armati travestiti da agenti di sicurezza hanno fatto irruzione nell'albergo Muna di Mogadiscio (a Hamar Weyne) e hanno aperto il fuoco, uccidendo diversi parlamentari somali e altri ospiti. L'hotel è attualmente circondato dalle forze di sicurezza. Trenta il bilancio provvisorio delle vittime, compresi sei deputati.

    Questa mattina uomini armati travestiti da agenti di sicurezza hanno fatto irruzione nell'albergo Muna di Mogadiscio (a Hamar Weyne) e hanno aperto il fuoco, uccidendo diversi parlamentari somali e altri ospiti. L'hotel è attualmente circondato dalle forze di sicurezza. Trenta il bilancio provvisorio delle vittime, compresi sei deputati.

    L'attacco all'albergo sembra essere parte di una grande offensiva che i ribelli hanno lanciato già da qualche giorno contro le forze governative. Durante gli scontri di piazza decine di persone sono state uccise. Il Shabaab, un gruppo ribelle somalo che ha giurato fedeltà ad al Qaeda, sta guidando la guerriglia e ha promesso di rovesciare il governo.

    Qualche ora prima almeno 29 civili erano morti e 98 persone erano rimaste ferite, sempre a Mogadiscio, in scontri fra truppe governative e dell'Unione africana (Amisom) e i ribelli Shabaab.  ''Gli scontri sono ripresi stamattina su più fronti, soprattutto a Holwadag, Hodan e Bondhere, con violenti tiri d'artiglieria'', ha detto un responsabile delle truppe governative, colonnello Mohamed Omar. Ieri, un portavoce degli Shabaab, Sheikh Ali Mohamoud Rage, aveva annunciato l'inizio di una vasta offensiva ''contro gli invasori cristiani e il governo apostata''.
    Dalla fine del 2009, il governo di transizione somalo (Tfg), controlla solo una piccola parte della capitale, che è invece per buona parte sotto il dominio dei ribelli Shabaab. I militanti integralisti tengono sotto scacco anche il centro-sud della Somalia, un paese devastato dalla guerra civile dal 1991.
     

    • Giulia Pompili
    • È nata il 4 luglio. Giornalista del Foglio da più di un decennio, scrive soprattutto di Asia orientale, di Giappone e Coree, di Cina e dei suoi rapporti con il resto del mondo, ma anche di sicurezza, Difesa e politica internazionale. È autrice della newsletter settimanale Katane, la prima in italiano sull’area dell’Indo-Pacifico, e ha scritto tre libri: "Sotto lo stesso cielo. Giappone, Taiwan e Corea, i rivali di Pechino che stanno facendo grande l'Asia", “Al cuore dell’Italia. Come Russia e Cina stanno cercando di conquistare il paese” con Valerio Valentini (entrambi per Mondadori), e “Belli da morire. Il lato oscuro del K-pop” (Rizzoli Lizard). È terzo dan di kendo.