Attacco al governo a Mogadiscio
Questa mattina uomini armati travestiti da agenti di sicurezza hanno fatto irruzione nell'albergo Muna di Mogadiscio (a Hamar Weyne) e hanno aperto il fuoco, uccidendo diversi parlamentari somali e altri ospiti. L'hotel è attualmente circondato dalle forze di sicurezza. Trenta il bilancio provvisorio delle vittime, compresi sei deputati.
Questa mattina uomini armati travestiti da agenti di sicurezza hanno fatto irruzione nell'albergo Muna di Mogadiscio (a Hamar Weyne) e hanno aperto il fuoco, uccidendo diversi parlamentari somali e altri ospiti. L'hotel è attualmente circondato dalle forze di sicurezza. Trenta il bilancio provvisorio delle vittime, compresi sei deputati.
L'attacco all'albergo sembra essere parte di una grande offensiva che i ribelli hanno lanciato già da qualche giorno contro le forze governative. Durante gli scontri di piazza decine di persone sono state uccise. Il Shabaab, un gruppo ribelle somalo che ha giurato fedeltà ad al Qaeda, sta guidando la guerriglia e ha promesso di rovesciare il governo.
Qualche ora prima almeno 29 civili erano morti e 98 persone erano rimaste ferite, sempre a Mogadiscio, in scontri fra truppe governative e dell'Unione africana (Amisom) e i ribelli Shabaab. ''Gli scontri sono ripresi stamattina su più fronti, soprattutto a Holwadag, Hodan e Bondhere, con violenti tiri d'artiglieria'', ha detto un responsabile delle truppe governative, colonnello Mohamed Omar. Ieri, un portavoce degli Shabaab, Sheikh Ali Mohamoud Rage, aveva annunciato l'inizio di una vasta offensiva ''contro gli invasori cristiani e il governo apostata''.
Dalla fine del 2009, il governo di transizione somalo (Tfg), controlla solo una piccola parte della capitale, che è invece per buona parte sotto il dominio dei ribelli Shabaab. I militanti integralisti tengono sotto scacco anche il centro-sud della Somalia, un paese devastato dalla guerra civile dal 1991.
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