La guerra dei cent'anni
Non auguro ai miei figli di compiere cent'anni elemosinando una doccia
Nella terra circondata dal mare da cui ho preso mezze origini ci sono tanti centenari, rispetto alla media italiana. In Sardegna studiano possibili cause genetiche, oltre che ambientali: aria e cibo incontaminati, vita all'antica. Vedere quei rari centenari in salute, ogni compleanno un tiggì, sorridenti senza denti ma circondati dai nipoti, è bello e di grande speranza. Forse saranno di più, i centenari felici. Ma quanti?
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E' uscito “Lettera a un bambino che vivrà cent'anni. Come la scienza ci renderà (quasi) immortali”, ultimo libro del genetista Eduardo Boncinelli. Se don Verzé promette in futuro “centoventi anni per tutti”, Boncinelli è convinto che quella prospettiva non sia irreale. Ma (ammesso e non concesso) è anche desiderabile? Pubblichiamo a rotazione, per tutto il giorno, sei interventi sul tema di mamme (o quasi) foglianti.
Nella terra circondata dal mare da cui ho preso mezze origini ci sono tanti centenari, rispetto alla media italiana. In Sardegna studiano possibili cause genetiche, oltre che ambientali: aria e cibo incontaminati, vita all'antica. Vedere quei rari centenari in salute, ogni compleanno un tiggì, sorridenti senza denti ma circondati dai nipoti, è bello e di grande speranza. Forse saranno di più, i centenari felici. Ma quanti? Non abbastanza per includere, statisticamente parlando, anche i miei figli. Quindi. Non auguro a mio figlio di passare gli ultimi anni, dai 92 ai cento, in un ospizio, con qualche nipote che una domenica ogni tre va a portargli il salutino salva anima, asciugandosi la guancia dopo averci ricevuto un bacio troppo bavoso. Non auguro a mia figlia di dover desiderare una doccia fatta come si deve, quando questa dipenderà da come si è alzata quella mattina la badante, che spero potrà comunque permettersi. La penitenza aggiuntiva sarà il ricordo dolce di chi la aiutava per amore, ma non può più.
Non auguro ai miei figli di vivere così a lungo, anche se c'è chi li illude di poterlo fare zampettando su una gamba sola e fumando la sigaretta dopo il mirto, a ogni fine pasto. La verità è che potranno contare su lunghe vecchiaie più o meno accidentate. E che l'unica cosa che vorranno chiedere in più alla scienza medica, se saranno lucidi, sarà una grassa distribuzione di oppiacei, per rendere meno avvilente la frustrazione di vivere attraverso le telefonate di amici e parenti, posto che ce ne siano ancora in vita, o attraverso le ore di tv studiate per illuderli di partecipare alle vite di altri. Il sogno della vita oltre i cent'anni affascina i sessantenni di oggi, quelli cresciuti con l'idea che possono ciò che vogliono e quando vogliono. Quelli che si immaginano ottantenni e divorziandi, magari per la sesta volta. Quelli che si vedono mentre sposano con leggerezza la quarantenne che li aiutava ad andare in bagno. Quelli che sognano, novantenni, di vantare una vita sessuale felice, Viagra versione 2050, e strizzando l'occhiolino da intenditori al nipotino trentenne dirgli: sai, anche io stanotte ho fatto le cinque.
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