I finiani chiudono al dialogo sulla giustizia: “Inutile”

La Camera nega la possibilità di utilizzo delle intercettazioni contro Cosentino

Giulia Pompili

L'Aula della Camera ha votato "no" all'utilizzo delle intercettazioni nelle inchieste che riguardano l'ex sottosegretario Nicola Cosentino, accusato di contiguità con ambienti camorristici. La votazione è avvenuta, come da richiesta del Pdl, a scrutinio segreto. A favore della posizione espressa dal relatore di maggioranza, e quindi contro l'uso delle intercettazione, hanno votato in 308; i voti contrari, quelli cioè favorevoli all'utilizzo delle intercettazioni, sono stati 285.

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    L'Aula della Camera ha votato "no" all'utilizzo delle intercettazioni nelle inchieste che riguardano l'ex sottosegretario Nicola Cosentino, accusato di contiguità con ambienti camorristici. La votazione è avvenuta, come da richiesta del Pdl, a scrutinio segreto. A favore della posizione espressa dal relatore di maggioranza, e quindi contro l'uso delle intercettazione, hanno votato in 308; i voti contrari, quelli cioè favorevoli all'utilizzo delle intercettazioni, sono stati 285.

    Paolo Bonaiuti, sottosegretario alla presidenza del Consiglio: "Avevamo detto che eravamo tranquilli e sereni, il voto di oggi lo conferma". Per il capogruppo Pdl alla Camera, Fabrizio Cicchitto: "E' stato un risultato molto significativo, perché il giustizialismo è andato incontro ad una chiara sconfitta. A nostro avviso il risultato di questo voto deve indurre ad una seria riflessione i parlamentari del Fli". Secondo il presidente dei senatori pdl, Maurizio Gasparri: "La questione è avere la maggioranza, non 316 voti" e alla Camera "la maggioranza ha ampi numeri col voto palese e con quello segreto".

    Il leader della Lega, Umberto Bossi: "So già che ce la facciamo", dice riferendosi all'appuntamento della prossima settimana, quando il Parlamento sarà chiamato a votare sul discorso che terrà il presidente del Consiglio. Il capogruppo finiano a Montecitorio, Italo Bocchino, esclude la possibilità che i franchi tiratori giungano dalle fila del Fli: "Possono trovarsi ovunque, ma io ritengo che provenissero soprattutto dalle file del centrosinistra". Duro il commento del presidente dei deputati del Pd, Dario Franceschini: "Chi ha negato l'uso delle intercettazioni per reati legati alla criminalità ha compiuto un atto gravissimo", e aggiunge: "La richiesta di voto segreto da parte del Pdl parla da sola".

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    • Giulia Pompili
    • È nata il 4 luglio. Giornalista del Foglio da più di un decennio, scrive soprattutto di Asia orientale, di Giappone e Coree, di Cina e dei suoi rapporti con il resto del mondo, ma anche di sicurezza, Difesa e politica internazionale. È autrice della newsletter settimanale Katane, la prima in italiano sull’area dell’Indo-Pacifico, e ha scritto tre libri: "Sotto lo stesso cielo. Giappone, Taiwan e Corea, i rivali di Pechino che stanno facendo grande l'Asia", “Al cuore dell’Italia. Come Russia e Cina stanno cercando di conquistare il paese” con Valerio Valentini (entrambi per Mondadori), e “Belli da morire. Il lato oscuro del K-pop” (Rizzoli Lizard). È terzo dan di kendo.