Omo spazzatura

Annalena Benini

L'ex moglie Nina Moric (evidentemente la più equilibrata, nonostante l'accanimento chirurgico) spiega che non detesta Lele Mora, perché anche lui si è sentito “come una donna ferita”. “Solo che la moglie ferita ero io, lui era il terzo incomodo”. Preferirebbe che Corona fosse davvero gay e vorrebbe dirgli: “Fabri, sei un uomo perso, ritrova te stesso”. Fabrizio Corona ride, prende un aereo e rilancia, racconterà tutto a Enrico Mentana, e inventerà cose strabilianti che non si possono perdere, ma stavolta è finita.

    L'ex moglie Nina Moric (evidentemente la più equilibrata, nonostante l'accanimento chirurgico) spiega che non detesta Lele Mora, perché anche lui si è sentito “come una donna ferita”. “Solo che la moglie ferita ero io, lui era il terzo incomodo”. Preferirebbe che Corona fosse davvero gay e vorrebbe dirgli: “Fabri, sei un uomo perso, ritrova te stesso”. Fabrizio Corona ride, prende un aereo e rilancia, racconterà tutto a Enrico Mentana, e inventerà cose strabilianti che non si possono perdere, ma stavolta è finita. Il tempo sprecato a subire il fascino dell'orrore, il paparazzismo, i gessati, le mutande lanciate dal balcone, gli insaponamenti sotto la doccia, le discoteche, le Maldive con Belen, i litigi con Belen, la teoria del ricatto fotografico, lo sguardo da duro, l'epica del bandito, i soldi falsi dal finestrino della Bentley, il trash sostenibile, infine il grande abbaglio: è tremendo, è mostrificato, ma forse è uno degli ultimi uomini rimasti.

    L'umanità maschile si è mostrata improvvisamente molto ilare (non te ne eri accorta? ma cosa pensavi di uno tutto depilato e sempre nudo, sempre lucido? fra Lele Mora e Belen in effetti è difficile scegliere, e risate, pacche sulle spalle, sollievo cameratesco, accordi per partite di calcetto, virilità ritrovata). Fabrizio Corona giocava al gangster e si scandalizzava in tribunale (all'ipnotico processo mandato in onda da “Un giorno in pretura”) per i divertimenti notturni di Lapo Elkann, mentre si faceva regalare otto macchine (che ci fa uno con otto macchine? non sono meglio otto autisti?) dall'amante flaccido, l'uomo col caftano a cui i tronisti massaggiano i piedi con dedizione. Se fingeva di amarlo e gli sussurrava le stesse parole che ha usato per conquistare Belen, non è più neanche divertente da sapere (ma è certo che Lele Mora ha un animo romantico, come si nota dalla predilezione per gli abiti e i divani bianchi, e gli avrebbe dato molto più di due milioni, gli avrebbe dato tutto e non vedeva l'ora di raccontarlo, manager pacioccone che sognava il grande amore e ora si vendica come ogni donna isterizzata dall'abbandono).

    Fabrizio Corona recitava egregiamente la parte dell'uomo spazzatura (più che del maschio maledetto) e riusciva a suscitare ispirati istinti crocerossini. Ma per comprarsi quelle macchine, l'appartamento, le moto, restando fedele almeno al suo personaggio – invece di massaggiare i piedi di Lele Mora come tutti gli altri (la differenza è che l'ha fatto soffrire) – avrebbe dovuto rapinare una banca, rapire Belen Rodriguez, improvvisarsi lap dancer non a esclusivo sollazzo dell'agente dei divi, oppure vendere a peso d'oro l'esclusiva del coming out.

    • Annalena Benini
    • Annalena Benini, nata a Ferrara nel 1975, vive a Roma. Giornalista e scrittrice, è al Foglio dal 2001 e scrive di cultura, persone, storie. Dirige Review, la rivista mensile del Foglio. La rubrica di libri Lettere rubate esce ogni sabato, l’inserto Il Figlio esce ogni venerdì ed è anche un podcast. Ha scritto e condotto il programma tivù “Romanzo italiano” per Rai3. Il suo ultimo libro è “I racconti delle donne”. E’ sposata e ha due figli.