L'agguato al direttore di Libero
Un uomo armato è stato sorpreso da un agente della scorta di Maurizio Belpietro, all'interno del palazzo dove abita il direttore di Libero. L'uomo è stato notato intorno alle 22,45 dall'agente che aveva appena accompagnato all'uscio di casa Belpietro, in un condominio del centro di Milano in via Monti di Pietà, mentre era sulle scale.
Un uomo armato è stato sorpreso da un agente della scorta di Maurizio Belpietro, all'interno del palazzo dove abita il direttore di Libero. L'uomo è stato notato intorno alle 22,45 dall'agente che aveva appena accompagnato all'uscio di casa Belpietro, in un condominio del centro di Milano in via Monti di Pietà, mentre era sulle scale. Secondo quanto ricostruito, l'uomo, di altezza di circa un metro e 80, sui 40 anni, ha puntato l'arma verso l'agente, che è riuscito a ripararsi dietro una colonna del pianerottolo e ha poi sparato due colpi a scopo intimidatorio. Un terzo colpo è stato poi esploso successivamente. L'uomo è riuscito a fuggire. Non sono state trovate tracce di sangue sul luogo.
Maurizio Belpietro ha detto all'Ansa: "Non so che dire, la sensazione è che quella persona stesse aspettando il mio ritorno a casa. E se il mio caposcorta avesse preso l'ascensore per scendere, e non le scale, non so come sarebbe andata". E poi: "In questo paese non è possibile sostenere delle opinioni senza pagare con paura e minacce? Sostenere idee contro la vulgata corrente si paga anche da questo punto di vista, con la limitazione della libertà".
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