Apostasie

Annalena Benini

Homer Simpson ha smentito: lui e il glorioso figlio Bart non sono per niente cattolici. Ha sbeffeggiato le pacche sulle spalle dell'Osservatore Romano, che qualche giorno fa, in un articolo intitolato “I Simpson e la religione”, aveva annunciato solennemente l'ingresso di un nuovo membro onorario: “Pochi lo sanno, e lui fa di tutto per nasconderlo. Ma è vero: Homer J. Simpson è cattolico”. Dopo Ringo Starr, che però aveva rifiutato la riabilitazione spirituale dell'Osservatore dichiarando: “Non me ne potrebbe importare di meno”.

    Homer Simpson ha smentito: lui e il glorioso figlio Bart non sono per niente cattolici (“Abbiamo fatto chiaramente capire che Homer non è cattolico. Dubito che possa non mangiare carne il venerdì, nemmeno per un'ora”, ha dichiarato il produttore esecutivo, Al Jean, a Entertainment Weekly). Ha sbeffeggiato le pacche sulle spalle dell'Osservatore Romano, che qualche giorno fa, in un articolo intitolato “I Simpson e la religione”, aveva annunciato solennemente l'ingresso di un nuovo membro onorario: “Pochi lo sanno, e lui fa di tutto per nasconderlo. Ma è vero: Homer J. Simpson è cattolico” (i veri cattolici non saranno onoratissimi dell'accostamento: i furti, la vendita dei figli per una ciambella, le bugie, le truffe, l'indolenza, l'egoismo, la sbruffoneria, lo sbevazzamento, la cattiveria verso i devoti vicini di casa, insomma tutte le cose irresistibili per cui vale la pena di vedere i Simpson non sono esattamente un esempio di cammino religioso, forse solo i rutti non violano qualche precetto).

    Dopo Ringo Starr, che però aveva rifiutato la riabilitazione spirituale dell'Osservatore dichiarando: “Non me ne potrebbe importare di meno” (aggiungendo: “Non eravamo satanisti? Credo che la Santa Sede abbia altro di cui parlare”), dopo Tex Willer, omaggiato come eroe che sa distinguere il bene dal male, dopo Michael Jackson, che non ha potuto rispondere, dopo la top ten del meglio del rock è arrivato il turno spiritual pop dei Simpson (bisogna stare attenti a non esagerare con le immedesimazioni, perché il passo successivo è: Marilyn Monroe è viva, Elvis Presley non ne parliamo, io sono Napoleone e il mio cavallo è pazzo perché sostiene di essere mia moglie). I cartoni animati sono una cosa seria e i Simpson, come le star, i politici e gli intellettuali che si sentono ingiustamente travisati, si sono ribellati all'esegesi entusiasta ma scorretta.

    Anche i principali siti americani si sono precipitati a postare scene di esplicito non cattolicesimo di Homer (da noi il Post ha raccontato la storia e ha pubblicato quelle del New York Times e del Washington Post): una in cui dice di non essere un missionario e di non credere in “Jebus” (Gebù), e dopo un secondo, terrorizzato, in aereo urla “Salvami, Gebù!”, quella in cui definisce Dio “pidocchioso” perché la moglie cerca di tirarlo giù dal letto la domenica mattina per portarlo a messa, quella meravigliosa in cui Homer è in mezzo al mare e rischia la vita sopra il montacarichi di una nave, quindi si mette a mani giunte, guarda in alto e grida: “Non sono uno che prega di solito, ma se sei lassù, per favore salvami, Superman!”. La chiesa di Springfield è “presbiluterana”, tra l'altro. Per fortuna i Simpson non sono arrivati all'indignazione o, peggio, alla serietà della smentita, e il produttore esecutivo ha commentato così: “Sono scioccato e divertito, questo compensa il fatto che non entro in chiesa da vent'anni”. Ma, per chi ancora ci spera, ecco Homer Simpson in preghiera: “In segno di gratitudine, ti presento quest'offerta di dolci e latte. Se tu vuoi che io li mangi per te, non darmi assolutamente nessun segno. Sarà fatto”.

    • Annalena Benini
    • Annalena Benini, nata a Ferrara nel 1975, vive a Roma. Giornalista e scrittrice, è al Foglio dal 2001 e scrive di cultura, persone, storie. Dirige Review, la rivista mensile del Foglio. La rubrica di libri Lettere rubate esce ogni sabato, l’inserto Il Figlio esce ogni venerdì ed è anche un podcast. Ha scritto e condotto il programma tivù “Romanzo italiano” per Rai3. Il suo ultimo libro è “I racconti delle donne”. E’ sposata e ha due figli.