Russorgimento
Il Cremlino ex isolazionista si allarga a coprire il buco di Obama nel mondo
Il capo del Cremlino, Dmitri Medvedev, vola in Normandia per un incontro di due giorni con il collega francese, Nicolas Sarkozy, e il cancelliere tedesco, Angela Merkel. I suoi ambasciatori cercano di migliorare i rapporti con l'Unione europea. Gazprom firma a Varsavia un accordo sulle forniture di energia. Secondo il Guardian, l'esercito russo è pronto a tornare in Afghanistan per combattere i talebani.
Il capo del Cremlino, Dmitri Medvedev, vola in Normandia per un incontro di due giorni con il collega francese, Nicolas Sarkozy, e il cancelliere tedesco, Angela Merkel. I suoi ambasciatori cercano di migliorare i rapporti con l'Unione europea. Gazprom firma a Varsavia un accordo sulle forniture di energia. Secondo il Guardian, l'esercito russo è pronto a tornare in Afghanistan per combattere i talebani.
Negli ultimi tempi, Mosca ha lanciato grandi segnali di collaborazione ai paesi europei. Questo processo coincide con un altro che è uguale e contrario: da quando Barack Obama siede alla Casa Bianca, gli Stati Uniti hanno ridotto l'impegno nel Vecchio continente e gli analisti dicono che la tendenza proseguirà con il voto di midterm, chiunque sia il vincitore. E' una chance che il Cremlino non può perdere.
Le relazioni con i leader europei hanno un peso speciale nell'agenda di Medvedev. Una settimana fa, al summit di Deauville con Sarkozy e Merkel, il presidente russo ha detto che sarà al prossimo vertice della Nato e ha promosso una nuova stagione di accordi nel settore della difesa. Il Cremlino tratta con la Francia per avere quattro navi Mistral – un affare da due miliardi di dollari che potrebbe essere chiuso entro la fine dell'anno – ma studia un'intesa più profonda. Secondo i diplomatici francesi, l'incontro di Deauville sarà ripetuto a scadenze regolari e coinvolgerà ospiti importanti: il primo nome è quello della Turchia, un paese strategico dal punto di vista economico e militare. Il Cremlino si muove anche per avere più peso nei palazzi dell'Ue. Pochi giorni prima che Medvedev volasse a Deauville, l'ambasciatore russo a Bruxelles ha detto che è il momento di formalizzare i rapporti con l'Europa. “Non mi aspetto di assistere alle riunioni di ogni singolo comitato – ha spiegato Vladimir Chizhov durante una conferenza stampa – Ma credo sia necessario pensare a un meccanismo che ci permetta di compiere certi passi insieme”. La Russia non cerca una strada per entrare nell'Unione, ma è pronta a coprire il vuoto lasciato da Obama. Senza concludere il “reset” diplomatico che il presidente americano ha intrapreso oltre un anno fa.
Il mese prossimo, a Lisbona, Medvedev tornerà alla Nato. I rapporti non sono buoni dal 2008, quando la Russia invase la Georgia e minacciò di distruggere Tbilisi. Il gruppo di diplomatici americani incaricato di ricostruire le relazioni con il Cremlino (il famoso “reset button”) non ha fatto grandi progressi: per questo, l'annuncio di Medvedev ha suscitato grandi aspettative. I britannici del Guardian hanno scritto ieri che la Russia è disposta a inviare un contingente a Kabul per sostenere la lotta delle truppe Isaf contro i ribelli talebani. La notizia è stata smentita poche ore più tardi dall'ambasciatore di Mosca presso la Nato. “Siamo già stati in Afghanistan e non ci è piaciuto molto”, ha detto Dmitri Rogozin, ricordando la ritirata sovietica del 1989. oggi la priorità di Medvedev è fissare nuove regole di convivenza, dice il quotidiano Kommersant. Mosca vuole che l'Ucraina e la Georgia restino fuori dall'Alleanza e cerca di evitare che la Nato apra nuove basi militari in Polonia, in Turchia e in Repubblica ceca, i paesi che dovrebbero ospitare lo scudo missilistico.
Le avance di Medvedev e del suo potente premier, Vladimir Putin, sono consistenti nel campo degli affari. Il governo polacco ha appena concesso a Gazprom l'uso della propria rete energetica, una circostanza che ha messo in allarme i diplomatici americani e quelli dell'Ue. La partnership con la Germania, la Francia e l'Italia è sempre più stretta, e il logo della vodka Flagman stampato sulle auto Renault del campionato F1 dimostra che le compagnie russe si danno da fare nel mercato del Vecchio continente. Il Cremlino ha un ruolo sempre più consistente nei rapporti con l'Iran, al quale fornisce il combustibile per la centrale atomica di Bushehr, con la Turchia e con i paesi del Caucaso – ieri, a Mosca, i leader di Armenia e Azerbaigian hanno raggiunto uno storico accordo sullo scambio dei prigionieri di guerra. Di questo passo, scrive John Vinocur sull'Herald Tribune, la Russia può conquistare in Europa tanti spazi che appartenevano agli Stati Uniti.
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