Medvedev non salverà la Russia dal "nichilismo legale" con il caso Khodorkovski
Pochi mesi dopo l'arrivo al Cremlino, Dmitri Medvedev ha promesso di cancellare il “nichilismo legale” dalla Russia. L'annuncio ha sorpreso l'Europa come una rivoluzione. Molti analisti hanno interpretato il messaggio come una rupture rispetto all'epoca del suo predecessore, Vladimir Putin, e hanno scelto un processo eccellente per capire se si fa sul serio. Il processo è quello contro Mikhail Khodorkovski, un magnate del petrolio in carcere dal 2003 per evasione fiscale.
Pochi mesi dopo l'arrivo al Cremlino, Dmitri Medvedev ha promesso di cancellare il “nichilismo legale” dalla Russia. L'annuncio ha sorpreso l'Europa come una rivoluzione. Molti analisti hanno interpretato il messaggio come una rupture rispetto all'epoca del suo predecessore, Vladimir Putin, e hanno scelto un processo eccellente per capire se si fa sul serio. Il processo è quello contro Mikhail Khodorkovski, un magnate del petrolio in carcere dal 2003 per evasione fiscale. Khodorkovski finirà di scontare la prima condanna (otto anni di galera) nel 2011, ma un nuovo giudizio su altri reati fiscali può spostare la data del rilascio al 2017. Proprio ieri, il tribunale di Mosca ha confermato che il verdetto arriverà “entro il 15 dicembre”.
“Qui e ora si decide il fato di ogni cittadino”, ha detto Khodorkovski nell'ultimo discorso di fronte ai magistrati. Il suo appello è stato ripreso dai quotidiani più importanti dell'occidente e l'interpretazione è univoca. Per il Wall Street Journal, il caso svela la natura (e le debolezze) del regime russo. Il Financial Times sostiene che il processo dirà al mondo chi comanda davvero a Mosca. Secondo l'Herald Tribune, soltanto Medvedev può cambiare le cose. L'Economist aspetta il 15 dicembre e spiega che le parole di Khodorkovski faranno storia. Il tycoon è in carcere per una frode milionaria, i suoi avvocati dicono che si tratta di una condanna politica e chiedono che s'indaghi su politici, amministratori e uomini d'affari coinvolti nella vicenda.
Il baco della giustizia non sta nel processo contro un oligarca che non ha pagato le tasse: è negli strumenti usati dalla magistratura per raggiungere un verdetto. L'inchiesta politica contro un magnate scomodo è nichilismo legale. Per lo stesso principio, non si può cancellare la condanna contro un colpevole. Il problema è nel metodo e sarebbe un inganno pensare che la soluzione sia nel caso Khodorkovski. Sempre ieri, la polizia russa è entrata nella sede di Nrb, una banca che appartiene ad Alexandr Lebedev, vecchio agente dei servizi segreti e proprietario di tre quotidiani in Gran Bretagna. Le foto delle agenzie internazionali mostrano gli agenti in tenuta da guerra cecena. E' difficile immaginare una scena simile a Wall Street, a Londra o Milano e questo non è un buon segno per la lotta al nichilismo.
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