Al voto, ma con la sciabola

Giuliano Ferrara

Dopo aver fatto un brutto errore, buttando fuori malamente Fini perdendo la maggioranza alla Camera e facendo naufragare il partito che reggeva il governo, il Cav. può farne un altro: portare il paese alle elezioni senza chiedergli una scelta definitiva che riguardi la natura del potere e dello stato. A votare per il nulla del pettegolezzo, delle risse personali e della caccia al traditore l'elettorato di centrodestra stavolta potrebbe non andarci, o andarci in misura insufficiente a vincere, e in caso di vittoria risicata, a governare poi.

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    Dopo aver fatto un brutto errore, buttando fuori malamente Fini perdendo la maggioranza alla Camera e facendo naufragare il partito che reggeva il governo, il Cav. può farne un altro: portare il paese alle elezioni senza chiedergli una scelta definitiva che riguardi la natura del potere e dello stato. A votare per il nulla del pettegolezzo, delle risse personali e della caccia al traditore l'elettorato di centrodestra stavolta potrebbe non andarci, o andarci in misura insufficiente a vincere, e in caso di vittoria risicata, a governare poi. Non c'è bisogno di atteggiamenti gladiatori, basta una sincera e limpida analisi politica: nessuno è in grado di governare l'Italia, dopo la crisi e il tramonto del sistema dei partiti, con questo quadro costituzionale, con queste leggi e consuetudini, con questa prassi istituzionale, con questi poteri insufficienti delegati al capo dell'esecutivo, con questi poteri selvaggi delegati alla magistratura o con le attribuzioni di controllo e arbitraggio che spettano al Quirinale e alla Corte costituzionale. La questione dei media è culturale, dipende fondamentalmente dal modo in cui si dispone e organizza la società, ma è in un certo senso anch'essa una variante della natura del potere: giornali e televisioni percepiscono una debolezza congenita di chi governa, sentono che non esiste un protocollo condiviso di buone maniere civili, che tutto è permesso e che tutto resterà possibile, e così fiorisce fino all'assurdo una logica estremistica, tribunizia, demagogica, una mimica di contropotere che non ha riscontro alcuno in democrazie occidentali paragonabili a quella italiana.

    Gli italiani sanno che le cose stanno così. Può anche essere che ne godano e che considerino la debolezza del potere centrale una garanzia per il loro profilo individualista e cinico, per i loro comodi e idoli. Ma può anche essere che una maggioranza netta di cittadini ne abbia abbastanza di una transizione che tra poco festeggerà i vent'anni, un lungo periodo storico in cui Berlusconi ha supplito alla fine dell'autorità e dell'autorevolezza della politica con la sua immaginazione e personalità, nel bene e nel male, come si dice. Un lungo periodo storico in cui le cose fatte sono state fatte a dispetto della politica, in barba alla razionalità e spesso in lotta contro tentativi ripetuti di sindacare e poi cassare la volontà sovrana del corpo elettorale attraverso manovre parlamentari di ribaltone e trucchi di ogni genere, da quelli burocratici a quelli giudiziari. Siamo un paese in cui prevalgono di gran lunga sulla politica il pettegolezzo, la caciara, il disordine orchestrato e politicamente usato e abusato da lobby più o meno note od occulte. Nessuno in questo quadro può riformare, detassare, liberalizzare, orientare in senso liberale un sistema prigioniero delle droghe che ha sempre assunto e di molti altri vizi. E' possibile che un Berlusconi deciso a configurare una vera rottura, senza paura e senza guasconeria, alla fine risulti una quarta volta convincente. E' possibile. Non più di questo.

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    • Giuliano Ferrara Fondatore
    • "Ferrara, Giuliano. Nato a Roma il 7 gennaio del ’52 da genitori iscritti al partito comunista dal ’42, partigiani combattenti senza orgogli luciferini né retoriche combattentistiche. Famiglia di tradizioni liberali per parte di padre, il nonno Mario era un noto avvocato e pubblicista (editorialista del Mondo di Mario Pannunzio e del Corriere della Sera) che difese gli antifascisti davanti al Tribunale Speciale per la sicurezza dello Stato.