Carosello

Il Cav. è il figlio segreto di Ercolino Sempreinpiedi

Annalena Benini

Se non vi ricordate chi era Ercolino Sempreinpiedi significa che: a) siete ancora molto giovani; b) non guardavate la televisione nemmeno quando non era commerciale; c) la guardavate ma eravate tendenza Mucca Carolina. La maggior parte della redazione appartiene compatta alla categoria a), ma ha studiato la storia ed è preparata anche su Ercolino Sempreinpiedi.

    Se non vi ricordate chi era Ercolino Sempreinpiedi significa che: a) siete ancora molto giovani; b) non guardavate la televisione nemmeno quando non era commerciale; c) la guardavate ma eravate tendenza Mucca Carolina. La maggior parte della redazione appartiene compatta alla categoria a), ma ha studiato la storia ed è preparata anche su Ercolino Sempreinpiedi: famoso pupazzo gonfiabile, premio per le raccolte punti del formaggio Galbani, signore sbarbato con i capelli castani ramati che non finiva mai a terra e non smetteva mai di sorridere. Pugni, botte, spintoni, bambini che cercavano di usarlo come un cavallo, una prestigiosa redattrice del Foglio che, da piccola, tentava di portarselo a letto ogni sera, futuri leader di partito già arrabbiati che lo utilizzavano come sfogatoio quando la mamma li metteva in punizione.

    Ercolino Sempreinpiedi cadeva e ritornava su, più dritto e sorridente di prima, grazie a un peso nella base, e l'unico modo per distruggerlo era bucarlo con uno spillone (oppositori del Cav.: non è un suggerimento). Il fatto è che anche la faccia, oltre al destino, è identica a quella di Silvio Berlusconi: sorriso da guancia a guancia, capelli dipinti, grandi orecchie e cravattona. Ercolino Sempreinpiedi per i bambini era un mistero, ogni volta pensavano: adesso lo stendo, adesso non si rialza, l'ho ribaltato, ho vinto, e invece rieccolo, scattante, senza una ruga, sempre al solito posto, con le mani in tasca. Nella memoria storica dei possessori di Ercolino Sempreinpiedi resistono ancora traumi legati alla sparizione del pupazzo fra le onde (nemmeno questo è un suggerimento) o al furto da un davanzale, una volta che era stato appoggiato lì, sgonfio. Era un oggetto del desiderio, anche del desiderio di violenza, alimentato dal Carosello (chi vuole può aggiungere, in questo spazio, commenti sul potere della pubblicità e fare le conseguenti analogie) che mandava in onda gli spot in bianco e nero con Paolo Panelli, cioè l'Ercolino Sempreinpiedi in carne e ossa: un signore per niente erculeo, che mangiando i formaggini Galbani (“crema Belpaese / il merito è palese”) diventava intelligente e arguto e riusciva a cavarsi d'impiccio.

    Insomma era una specie di stuntman dei miracoli:
    l'uomo che cade da una finestra, rimbalza su un telone, sta per finire in un tombino, viene acciuffato da una gru e mollato sopra un treno in corsa, sta per morire in una galleria, passa un'aquila e lo ghermisce, lo appoggia sul suo nido, ma l'uomo cade dall'albero, si salva grazie alla cintura dei pantaloni attaccata a un ramo e si ritrova, in piedi e illeso, davanti alla porta di casa, con in mano per caso il tesoro che era nascosto nel nido dell'aquila. Così Silvio Berlusconi, figlio segreto di Ercolino Sempreinpiedi, e adesso finalmente la citazione che tutti aspettavano: “Perché Galbani vuol dire fiducia”.

    • Annalena Benini
    • Annalena Benini, nata a Ferrara nel 1975, vive a Roma. Giornalista e scrittrice, è al Foglio dal 2001 e scrive di cultura, persone, storie. Dirige Review, la rivista mensile del Foglio. La rubrica di libri Lettere rubate esce ogni sabato, l’inserto Il Figlio esce ogni venerdì ed è anche un podcast. Ha scritto e condotto il programma tivù “Romanzo italiano” per Rai3. Il suo ultimo libro è “I racconti delle donne”. E’ sposata e ha due figli.