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Obama riporta gli ambasciatori in Siria e Turchia
Barack Obama ha dovuto usare le maniere forti per riportare gli ambasciatori americani a Damasco, Ankara, Praga e Baku. Martedì sera, il capo della Casa Bianca ha annunciato il ricorso al recess appointment, l'opzione che gli permette di assegnare incarichi di alto livello senza la bolla del Senato. E' un sistema radicale per riempire in fretta alcune caselle diplomatiche molto importanti e vuote da mesi.
Barack Obama ha dovuto usare le maniere forti per riportare gli ambasciatori americani a Damasco, Ankara, Praga e Baku. Martedì sera, il capo della Casa Bianca ha annunciato il ricorso al recess appointment, l'opzione che gli permette di assegnare incarichi di alto livello senza la bolla del Senato. E' un sistema radicale per riempire in fretta alcune caselle diplomatiche molto importanti e vuote da mesi.
Obama ha scelto Francis Ricciardone per l'ambasciata in Turchia, ma la nomina è ferma in Senato da luglio. Ricciardone è un veterano della diplomazia e conosce bene il medio oriente – i suoi ultimi incarichi sono stati in Egitto e in Afghanistan. L'arrivo ad Ankara è stato difficile anche per il nuovo ruolo della Turchia sulla scena internazionale: il paese è più indipendente rispetto al passato e ha avuto scontri sia con Gerusalemme sia con Washington. “Crediamo che Ricciardone non sia la persona giusta per un incarico così delicato”, ha detto un senatore repubblicano al sito internet di Foreign Policy. Se il Gop ha fermato Ricciardone, i democratici si sono opposti alla nomina di Matthew Bryza in Azerbaigian. Pochi al dipartimento di stato conoscono il Caucaso meglio di lui e nessuno ha legami tanto solidi nella regione – al matrimonio di Bryza con l'analista Zeyno Baran c'erano decine di ministri turchi, azeri e georgiani. I colleghi di Baku lo chiamano Batman perché “arriva, risolve i problemi e sparisce”, il che lo ha reso poco popolare negli ambienti della lobby armena.
Una nomina fondamentale è quella di Robert Ford in Siria, dato che gli Stati Uniti non hanno un ambasciatore a Damasco dal 2005, l'anno in cui il premier libanese Rafiq Hariri fu assassinato. Secondo la Casa Bianca, il governo siriano è coinvolto nell'omicidio. Ford ha già ricevuto il nulla osta dalle autorità locali. L'ultimo problema diplomatico di Obama riguarda il Venezuela. Dieci giorni fa, Hugo Chávez ha rifiutato l'arrivo di Larry Palmer all'ambasciata di Caracas. Ieri gli Stati Uniti hanno reso il favore, negando il visto d'ingresso all'ambasciatore venezuelano, Bernardo Alvarez.
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