La trappola

Giuliano Ferrara

Un comunicato politicamente criminale, seguito al vertice riunitosi intorno al presidente del Consiglio, ha rischiato di dirottare nel grottesco la sua iniziativa politica di un piano nazionale per la crescita, che una successiva dichiarazione ufficiale di mano del premier ha rimesso all'onore del mondo. Mentre i cronisti a Bruxelles costringevano il bravo e autorevole Angelino Alfano, ministro della Giustizia, a riparlare del “processo breve”, che non è una parolaccia ma nemmeno una priorità del governo in questi giorni, da Palazzo Grazioli usciva una cosina propagandistica da cui risultava che Berlusconi si era riunito con i suoi per dare a Michela Vittoria Brambilla, che dovrebbe occuparsi del turismo, e a Daniela Santanchè, l'incarico di mobilitare il paese contro i pm di Milano.

    Un comunicato politicamente criminale, seguito al vertice riunitosi intorno al presidente del Consiglio, ha rischiato di dirottare nel grottesco la sua iniziativa politica di un piano nazionale per la crescita, che una successiva dichiarazione ufficiale di mano del premier ha rimesso all'onore del mondo. Mentre i cronisti a Bruxelles costringevano il bravo e autorevole Angelino Alfano, ministro della Giustizia, a riparlare del “processo breve”, che non è una parolaccia ma nemmeno una priorità del governo in questi giorni, da Palazzo Grazioli usciva una cosina propagandistica da cui risultava che Berlusconi si era riunito con i suoi per dare a Michela Vittoria Brambilla, che dovrebbe occuparsi del turismo, e a Daniela Santanchè, l'incarico di mobilitare il paese contro i pm di Milano. Quel che pensiamo dei pm, che si sono di nuovo comportati da “casta violenta” perquisendo l'abitazione di una cronista del Giornale e la sua redazione, si sa. Ma peggio dei pm c'è solo un modo risibile di combatterli, destituendo il presidente del Consiglio del suo potere e dovere istituzionale di governare l'Italia. Il risultato del grave incidente di staff, nel primo pomeriggio, era questo (e se ne vedranno comunque conseguenze maliziose anche stamane): Berlusconi scherzava, altro che crescita dell'economia, torna a occuparsi solo dei suoi processi e sale sulle barricate. Esattamente l'immagine che i nemici di Berlusconi vogliono dare di lui, e che qualche amico un po' sciatto contribuisce a diffondere.

    Tutto è bene quel che finisce bene. E' ovvio che Berlusconi ha molti fronti aperti, visto che è sotto l'assedio borbonico e moralistico del circuito mediatico giudiziario, ma se non si controlla lo spin, cioè la comunicazione dell'agenda politica di un uomo di stato, governare non diventa impossibile, diventa inutile.

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    • Giuliano Ferrara Fondatore
    • "Ferrara, Giuliano. Nato a Roma il 7 gennaio del ’52 da genitori iscritti al partito comunista dal ’42, partigiani combattenti senza orgogli luciferini né retoriche combattentistiche. Famiglia di tradizioni liberali per parte di padre, il nonno Mario era un noto avvocato e pubblicista (editorialista del Mondo di Mario Pannunzio e del Corriere della Sera) che difese gli antifascisti davanti al Tribunale Speciale per la sicurezza dello Stato.