Voglio fare il testimone per Missoni, il finto pauperismo lo lascio agli altri

Camillo Langone

Voglio fare il testimone di Missoni, io. Per fare i testimoni di Ovs (Oviesse) sono ottimi e abbondanti Lerner e Bonito Oliva, Toscani e Boncompagni (tu quoque Gianni? Tu che un giorno mi insegnasti a non mettere mai la faccia nell'obiettivo di Umberto Pizzi o di qualsivoglia altro fornitore di siti pettegoli, e quindi a non frequentare, cascasse il mondo, feste romane e salotti con uso di tartina, sei andato a finire in una capalbiata). Quando ho visto l'invasione pubblicitaria sul Corriere, pagine e pagine di vip e mezzi vip trasformati per un giorno in indossatori, non ho creduto ai miei occhi.

    Voglio fare il testimone di Missoni, io. Per fare i testimoni di Ovs (Oviesse) sono ottimi e abbondanti Lerner e Bonito Oliva, Toscani e Boncompagni (tu quoque Gianni? Tu che un giorno mi insegnasti a non mettere mai la faccia nell'obiettivo di Umberto Pizzi o di qualsivoglia altro fornitore di siti pettegoli, e quindi a non frequentare, cascasse il mondo, feste romane e salotti con uso di tartina, sei andato a finire in una capalbiata). Quando ho visto l'invasione pubblicitaria sul Corriere, pagine e pagine di vip e mezzi vip trasformati per un giorno in indossatori, non ho creduto ai miei occhi: possibile che simili riccastri non si vergognino di promuovere giacche da 79,99 euri, giubbini da 49,99, camicie da 19,99? Che poi mi piacerebbe farveli vedere, i giubbini.

    Io voglio fare il testimone di Missoni perché i suoi caldi, meravigliosi cardigan costano molto e possono quindi risollevare il fatturato precipitante della nostra industria dell'abbigliamento. Li avete letti gli ultimi dati? Gli italiani aprono il portafoglio solo per gli ordigni di Steve Jobs, per mobili e vestiti (da sempre colonne portanti del made in Italy) non c'è più trippa per gatti. Mentre le fabbriche languono, i laboratori chiudono, i negozi falliscono, che cosa ti combina Gad Lerner? Si fa immortalare con la nipote che indossa un abito da 39,99, lo zio avaro. Pensavo che Achille Bonito Oliva si fosse fatto le budella d'oro, con i quadri della transavanguardia, evidentemente ha avuto dei problemi se è costretto a buttarsi addosso una giacca da 89,99. Mi addolora vedere Francesca Neri affondata in un trench da 69,99: certo, ne sono passati degli anni da quando si spogliava per Bigas Luna e Massimo Troisi (che schiena splendida in “Pensavo fosse amore invece era un calesse”!) però non dovrebbe lasciarsi andare, adesso sembra in fila a un provino di Ascanio Celestini, per un ruolo secondario in film o spettacolo teatrale dove si mangia cicoria e si finisce tutti alle Fosse Ardeatine, o al manicomio, allegria.

    Voglio fare il testimone di Missoni perché non ne posso più del pauperismo, teologico o vestimentario non importa: chi può deve dare l'esempio, deve far circolare il denaro, la voglia di vivere, ci vuole colore, calore, spessore, qualità, stile, guai a compiacersi di un'estetica da Grande Depressione quando stavolta, per consolarsi, non ci sono nemmeno lo swing e i libri di Hemingway. E figuriamoci se posso soffrire la carità ottusa e conformista dei vippazzi di Ovs che hanno devoluto i compensi dell'ospitata a Save the Children, entità che a dispetto del nome i bambini li odia visto che si propone di vietare ai genitori di prenderli a sberle quando se lo meritano (ignorano, quei ciechi anglofoni, che “mazz' e panell fann' e figli bell”).

    Io voglio fare il testimone di Missoni
    perché Margherita è incantevole (oltre che evidentemente un tantino di destra) e Ottavio a giorni compie novant'anni, magnifico seniore di accento triestino e natali dalmati (in quella Ragusa che i clienti Ovs certamente chiamano Dubrovnik) perciò italiano incommensurabile, di un patriottismo di cuore e di sogno non rinchiudibile nel centocinquantennalismo stitico e retorico dei noti tromboni, olimpionico a Londra nel 1948, inventore di epocali maglioni assieme alla moglie Rosita, sindaco del Libero comune di Zara in esilio, uomo tranquillo (“Perché fare oggi quello che puoi fare domani?” è un suo motto) e infine vecchio traboccante di stile (facile essere stilosi a vent'anni ma l'importante, il difficile, è durare). Prometto solennemente che con la paga non cercherò di salvare nessun bambino.

    • Camillo Langone
    • Vive tra Parma e Trani. Scrive sui giornali e pubblica libri: l'ultimo è "La ragazza immortale" (La nave di Teseo).