La pochette verde del Cav.

Giuliano Ferrara

Uscito dai fumi del malumore personale, pur sempre gravato di mille oscene imputazioni ma in sella al suo cavallo di governo, il Cav. si è presentato al voto sul federalismo municipale con la pochette verde nel taschino. La performance è di quelle gustose, perché la costituzionalizzazione della Lega nord, che ha e manterrà sempre certe sue caratteristiche eccentriche, legate alla retorica antiromana e al radicamento nel territorio che rappresenta, ma è diventata un motore di riforma e di saggia gestione della cosa pubblica, è un capolavoro politico tutto da attribuire a Berlusconi.

Leggi Il Cav. preme sugli stati generali, le disponibilità dei ministri e le riunioni tremontiane

    Uscito dai fumi del malumore personale, pur sempre gravato di mille oscene imputazioni ma in sella al suo cavallo di governo, il Cav. si è presentato al voto sul federalismo municipale con la pochette verde nel taschino. La performance è di quelle gustose, perché la costituzionalizzazione della Lega nord, che ha e manterrà sempre certe sue caratteristiche eccentriche, legate alla retorica antiromana e al radicamento nel territorio che rappresenta, ma è diventata un motore di riforma e di saggia gestione della cosa pubblica, è un capolavoro politico tutto da attribuire a Berlusconi. Bossi alla lunga si è rivelato un leader padano e un leader nazionale, risolvendo in una cadenza fortunata la sua originaria ambivalenza, e la sua classe dirigente è unanimemente considerata più che dignitosa quanto a capacità amministrativa e sensibilità politica.

    Il crogiolo bollente che ha espresso questa ennesima, ma felice, anomalia italiana si è risolto in un arricchimento e accrescimento delle basi democratiche dello stato, con una variante riformista che riscuote approvazione, sia pure con qualche riserva, in ogni settore politico e istituzionale. Se non fosse vero, il capo dell'opposizione di centrosinistra, che è se non sbagliamo Bersani, non starebbe lì a corteggiare i leader leghisti dal mattino alla sera; e il loro rapporto con chi incarna l'unità nazionale, Giorgio Napolitano, non sarebbe politicamente così solido, festeggiamenti delle grandi ricorrenze unitarie a parte. La Lega è ancora un partito anomalo, ma è dalla somma delle diverse e pazze anomalie che si sta selezionando un vero progetto e un orizzonte responsabile per questo paese. I tromboni che hanno indicato nell'alleanza Bossi-Berlusconi un pericolo per la patria adesso hanno di che meditare sul suono stridulo dei loro ottoni.

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    • Giuliano Ferrara Fondatore
    • "Ferrara, Giuliano. Nato a Roma il 7 gennaio del ’52 da genitori iscritti al partito comunista dal ’42, partigiani combattenti senza orgogli luciferini né retoriche combattentistiche. Famiglia di tradizioni liberali per parte di padre, il nonno Mario era un noto avvocato e pubblicista (editorialista del Mondo di Mario Pannunzio e del Corriere della Sera) che difese gli antifascisti davanti al Tribunale Speciale per la sicurezza dello Stato.