Stalk show
Questa colonnina non ha mai perseguitato sconosciuti (tantomeno conosciuti) con telefonate notturne, minacce, appostamenti sotto casa, crisi di nervi o articoli di giornale, quindi si prega l'onorevole Italo Bocchino di resistere alla tentazione di aggiungere un altro ritaglio al suo dossier sullo stalking. Qui si chiede soltanto se è uno scherzo, anzi si è allegramente convinti che sia uno scherzo, perché Italo Bocchino è un uomo spiritoso che annoda le sciarpe con piglio mondano-futurista e fa battute.
Questa colonnina non ha mai perseguitato sconosciuti (tantomeno conosciuti) con telefonate notturne, minacce, appostamenti sotto casa, crisi di nervi o articoli di giornale, quindi si prega l'onorevole Italo Bocchino di resistere alla tentazione di aggiungere un altro ritaglio al suo dossier sullo stalking. Qui si chiede soltanto se è uno scherzo, anzi si è allegramente convinti che sia uno scherzo, perché Italo Bocchino è un uomo spiritoso che annoda le sciarpe con piglio mondano-futurista e fa battute, quindi non può avere querelato i redattori di due giornali (Il Giornale e Libero) e i loro direttori accusandoli di essere degli stalker. Immaginare decine di giornalisti psicolabili (non è difficile), maschi e femmine che, a turno, mandano messaggini minacciosi a Bocchino e a sua moglie, telefonano a tutte le ore del giorno e della notte gridando oscenità, si appostano ovunque, degerano in aggressioni fisiche, mettono a bollire i conigli di Bocchino come in “Attrazione fatale”, gli dicono di essere incinti per incastrarlo, si presentano nudi in camere d'albergo per tentarlo, lo insultano, fanno battute di pessimo gusto sul suo cognome, cercano di stabilire una relazione sentimentale, prendono i rifiuti per richieste di attenzione, gli dicono: lo so che non puoi vivere senza di me, scrivono sui muri frasi oscene, gli rapiscono il gatto (in questo caso consiglierei a Bocchino di farsi giustizia da sé e lo aiuterei a occultare i cadaveri), mandano pacchi regalo con dentro topi vivi, pedinano, scrivono e-mail, insomma sono preda della sindrome del molestatore assillante.
E' vero che la categoria umana dei giornalisti non è sanissima di mente in genere, ma a quale genere di stalker apparterrebbero gli stalker di Bocchino? Il risentito, il predatore, il bisognoso d'affetto, il corteggiatore incompetente o il respinto? Dev'essere una boutade, ma se non lo è la situazione è seria, perché i coniugi Bocchino hanno dichiarato di vivere in un continuo stato d'ansia, di essere deperiti e dimagriti, di saltare sulla sedia ogni volta che squilla il telefono, di avere gli incubi di notte e di essere ossessionati. Bocchino ha anche accusato il supremo sito di gossip, Dagospia, di fare gossip (ma anche di avere telefonato alla moglie Gabriella Buontempo annunciandole che avrebbe pubblicato foto compromettenti del marito, e Roberto D'Agostino, dio del sito, si è infuriato e l'ha querelato: “Se avessi avuto delle foto, le avrei immediatamente pubblicate: io faccio il giornalista e le notizie le chiedo anche al diavolo”), poi ha sostenuto in tivù che Pippo Baudo non lavora più a causa sua (perché la moglie di Bocchino produceva, per la parte filmati, un programma di Pippo Baudo che non si è fatto più), ma Pippo Baudo dice che le cose non stanno esattamente così e che lui sta lavorando e anche la moglie di Bocchino, intervistata dal Corriere della Sera, aveva dichiarato l'estate scorsa che era tutto a posto, “io penso che il mio problema con la Rai non esiste”. A questo punto vorrei dire che la montatura degli occhiali di Bocchino non mi piace, ma ho paura di rientrare nella categoria della corteggiatrice incompetente.
Il Foglio sportivo - in corpore sano