Ecco perché la democrazia è illegale

Alberto Mucci

La situazione in Bahrein si fa sempre più difficile per i manifestanti che in piazza chiedono una riforma del sistema monarchico degli Al Khalifa. Lunedì i soldati sauditi sono intervenuti per placare le proteste. Ieri un violento scontro a Manama ha lasciato due morti e centinaia di feriti, mentre oggi, Shaikh Abdul Malek Ramdani, un importante leader spirituale salafita, la parte più conservatrice del mondo mussulmano sunnita, ha emesso un fatwa di 48 pagine condannando la democrazia e definendola “incompatibile con la legge islamica”.

    La situazione in Bahrein si fa sempre più difficile per i manifestanti che in piazza chiedono una riforma del sistema monarchico degli Al Khalifa. Lunedì i soldati sauditi sono intervenuti per placare le proteste. Ieri un violento scontro a Manama ha lasciato due morti e centinaia di feriti, mentre oggi, Shaikh Abdul Malek Ramdani, un importante leader spirituale salafita, la parte più conservatrice del mondo mussulmano sunnita, ha emesso un fatwa di 48 pagine condannando la democrazia e definendola “incompatibile con la legge islamica”.

    La fatwa (il giudizio di un giurista islamico sulla compatibilità di un evento o un'azione con la legge islamica) emessa da Ramdani, a ridosso delle proteste in Medio Oriente, non è un caso e segue un esplicita triplice politica. L'Imam è ospite da molti anni dell'Arabia Saudita, il che rende la fatwa un tentativo di legittimazione delle azioni saudite in Bahrein mandando inoltre un deciso messaggio politico alla piazza di Manama. Da questa prospettiva l'intervento militare di Ryad serve a ripristinare un ordine (sunnita come in Arabia Saudita) che non dovrebbe essere contestato dalle richieste di maggiore democrazia da parte, soprattutto, degli sciiti.

    La fatwa di Radmani si inserisce
    anche nel più vasto contesto di problematiche mediorientali. All'inizio delle 48 pagine l'Imam dichiara che “finché il comandante di una nazione è mussulmano, vige il dovere di obbedirgli”. Implicito, nell'affermazione, è l'invito a non partecipare più alle proteste della piazza e il messaggio che la democrazia è un prodotto occidentale da rifiutare perché racchiude una possibilità sovversiva.

    Un terzo ruolo svolto dalla fatwa è quello di deterrente di future manifestazioni soprattutto in Algeria, il paese d'origine di Radmanim, dove l'Imam dichiara di avere “migliaia di seguaci devoti”. La fatwa è arrivata in aiuto al presidente algerino Abdul Aziz Bouteflika sotto pressione dai concittadini che chiedono aumenti salariali e lavoro ormai da diverse settimane.