Un trimestre da record per il Foglio.it. E arrivano pure le donne nude

Piero Vietti

Secondo una ricerca pubblicata dal Mondo gli italiani sono i più disposti a spendere per leggere quotidiani on line. Nel mondo dei media ci si interroga da tempo su come far pagare contenuti senza fare la fine del Times (tutto a pagamento e crollo delle visite). Per quel che può valere, il Foglio ha scelto da tre anni di pubblicare articoli a pagamento accanto ad articoli gratuiti. L'azzardo è stato premiato.

    Secondo una ricerca pubblicata dal Mondo gli italiani sono i più disposti a spendere per leggere quotidiani on line. Nel mondo dei media ci si interroga da tempo su come far pagare contenuti senza fare la fine del Times (tutto a pagamento e crollo delle visite). Per quel che può valere, il Foglio ha scelto da tre anni di pubblicare articoli a pagamento accanto ad articoli gratuiti. L'azzardo è stato premiato.

    E' stato un trimeste da record, il primo del 2011 per il Foglio.it. Oltre 20.000 visitatori unici al giorno, due milioni e mezzo di visite nel giro di tre mesi (per nove milioni e mezzo di pagine cliccate), visitatori attenti (quasi 4 pagine cliccate da ognuno, sei minuti e mezzo di permanenza sul sito in media) e un aumento di lettori e pagine viste rispettivamente del 66 e del 54 per cento a paragone con lo stesso periodo dell'anno scorso (e del 32 e 28 rispetto al periodo ottobre-dicembre 2010). Altri sono i numeri dei grandi giornali on line, certo, con la differenza che questi ultimi hanno tutto gratis, il Foglio.it no. Ma la presenza di contenuti a pagamento non sembra frenare i lettori, che continuano ad abbonarsi (chi ai soli contenuti web, chi anche al giornale in pdf): più di 1.200 abbonati in novanta giorni, con un aumento complessivo del 43 per cento rispetto all'anno scorso.

    Manco fossimo un grande giornale americano, abbiamo preparato per i lettori tre newsletter via e-mail: il Foglietto, gratuito e con i titoli dei principali articoli del numero in edicola, due link ai pezzi principali, il racconto della riunione di redazione (senza finte strette di mano), una vignetta di Vincino; il Foglio a domicilio, copia virtuale del Foglio da sfogliare direttamente sul proprio computer o smartphone o tablet (riservata agli abbonati); la Gazzetta Finanziaria, newsletter settimanale gratuita di economia e finanza.

    Rinnovata e più ricca anche la sezione dei video (il Foglio catodico), dove tutti i giorni si può rivedere la puntata di “Qui Radio Londra” della sera prima e altri video foglianti, tra cui il seguitissimo “Bar sport” con Maurizio Crippa e Lanfranco Pace. Rubriche in esclusiva (come il fortunato “Manuale di conversazione” di Andrea Ballarini), ritratti di personaggi famosi e i blog dei foglianti completano un'offerta che comincia con le pagine di carta in edicola e continua su Internet.

    Curiosità: il blog più letto è Cerazade (seguito da Cambi di stagione), il fogliante più cliccato Camillo Langone (tallonato da Annalena Benini), dopo l'Italia gli Stati Uniti sono il paese con più lettori on line del Foglio (in recupero lo Yemen). In Italia sono Milano, Roma e Torino le città più fedeli. Il marchio Foglio funziona: tra le dieci parole più cliccate sui motori di ricerca che hanno indirizzato lettori sul Foglio.it ci sono “foglio”, “ilfoglio”, “ferrara” e via così: i lettori cercano questo prodotto, non ci arrivano solo per caso. Al 55° posto c'è il nostro esperto di calcio inglese “jack o'malley”, ben piazzati “bunga bunga” (appena prima di “umberto silva”), “libia”, “oroscopo” (che sul sito non c'è…); “il folio” e “il fogio” battono “benedetto xvi”, e c'è pure un misterioso “il culo e il foglio.it”. Poiché non volevamo essere da meno di Repubblica.it, al nono posto c'è “donne nude”. Merito di un articolo di Annalena sull'omonimo libro di Altan.

    • Piero Vietti
    • Torinese, è al Foglio dal 2007. Prima di inventarsi e curare l’inserto settimanale sportivo ha scritto (e ancora scrive) un po’ di tutto e ha seguito lo sviluppo digitale del giornale. Parafrasando José Mourinho, pensa che chi sa solo di sport non sa niente di sport. Sposato, ha tre figli. Non ha scritto nemmeno un libro.