Sorpresa, il business delle cause ai preti pedofili in America sta finendo

Paolo Rodari

La scommessa che l'avvocato Jeff Anderson vuole vincere a tutti i costi è una. Portare il Papa davanti alla Corte suprema, imputato per aver coperto i casi di pedofilia nel clero quando era prefetto dell'ex Sant'Uffizio. Ce la farà? Difficile rispondere. Intanto è riuscito a consegnare a mano in segreteria di stato vaticana un testo di denuncia contro Ratzinger a nome di un uomo che dice di essere stato vittima negli Stati Uniti di un prete pedofilo. Dopo un primo tentativo andato a vuoto il secondo è riuscito.

Leggi il ritratto di Jeff Anderson - Leggi Prego, processate la chiesa di Giuliano Ferrara - Leggi Le balle degli altri di George Weigel

    La scommessa che l'avvocato Jeff Anderson vuole vincere a tutti i costi è una. Portare il Papa davanti alla Corte suprema, imputato per aver coperto i casi di pedofilia nel clero quando era prefetto dell'ex Sant'Uffizio. Ce la farà? Difficile rispondere. Intanto è riuscito a consegnare a mano in segreteria di stato vaticana un testo di denuncia contro Ratzinger a nome di un uomo che dice di essere stato vittima negli Stati Uniti di un prete pedofilo. Dopo un primo tentativo andato a vuoto – l'assessore per gli Affari generali, monsignor Brian Wells, ha respinto al mittente la busta consegnatagli da un corriere definendola “indesiderata” – il secondo è riuscito. L'uomo che ha sporto denuncia di chiama Terry Kohut ed è di Chicago. Negli anni Settanta fu una delle vittime in Wisconsin di padre Lawrence Murphy che abusò di numerosi giovani in un collegio per sordomuti. Anderson sostiene che Benedetto XVI in quanto prefetto della Dottrina della fede e i cardinali Angelo Sodano e Tarcisio Bertone, devono essere considerati legalmente responsabili per le molestie perché non presero le misure necessarie in merito. Misure che oggi, invece, sembra il Vaticano stia riuscendo a prendere e anche con successo. Il tentativo di Anderson, infatti, è stato fatto nelle stesse ore in cui l'arcivescovo di New York, Timothy Dolan, presentava alla stampa dati importanti. Secondo un report dettagliato, nel 2010 negli Stati Uniti sono state presentate solo sette accuse credibili di abusi sessuali nei confronti di sacerdoti cattolici.

    I preti nel paese sono circa 38 mila. Mentre oltre cinque milioni e centomila bambini e due milioni di adulti hanno ricevuto un addestramento che li aiuta a difendersi e a prevenire il problema. Infatti, secondo quanto ha riportato Dolan, circa un milione e 700 mila volontari, 293 mila impiegati, 162 mila educatori, seimila candidati all'ordinazione e 14 mila diaconi hanno seguito un programma informativo sulla pedofilia. “Continueremo a lavorare al massimo per la protezione dei bambini e dei giovani”, ha detto Dolan. “Siamo impegnati ad assicurare che quelli che sono ordinati al sacerdozio e messi in una posizione di fiducia condividano questo impegno a proteggere bambini e giovani come una parte del loro amore e impegno verso Gesù Cristo e la chiesa”.

    Centinaia di rapporti su abusi sessuali commessi nei decenni passati sono stati presentati alle diocesi americane negli anni passati. Nel 2009 le denunce erano state 286, salite poi a 345 nel 2010 ma di queste, appunto, solo sette sono risultate attendibili. I tre quarti degli accusati sono morti, o già ridotti allo stato laicale. I due terzi delle denunce si riferiscono a fatti accaduti fra il 1960 e il 1984; il periodo più comunemente citato è quello fra il 1970 e il 1974.

     

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