Sul prezzo al distributore, la teoria (liberale) regge alla prova dei fatti

Carlo Stagnaro

Perché in Italia fare il pieno costa di più? Secondo il lettore Nicola Priolo, l'interpretazione del Foglio, secondo cui è un problema di troppe tasse e poca concorrenza, non fa una grinza. Teoricamente. Perché in pratica non è così. Si vedano, dice il lettore, i casi francese, olandese e belga, dove pur essendo la concorrenza feroce e la grande distribuzione ben attiva, i prezzi sono simili ai nostri.

dalla Gazzetta Finanziaria, la newsletter gratuita di Economia e finanza del Foglio.it che potete ricevere ogni lunedì iscrivendovi qui

    Perché in Italia fare il pieno costa di più? Secondo il lettore Nicola Priolo, l'interpretazione del Foglio, secondo cui è un problema di troppe tasse e poca concorrenza, non fa una grinza. Teoricamente. Perché in pratica non è così. Si vedano, dice il lettore, i casi francese, olandese e belga, dove pur essendo la concorrenza feroce e la grande distribuzione ben attiva, i prezzi sono simili ai nostri.

    In generale, le cose non possono essere vere in teoria ma false in pratica (o viceversa): quando accade, è perché la teoria è sbagliata, o i dati impiegati inadeguati. In questo caso, è una faccenda di dati: le accise sulla benzina sono pari a 68,9 centesimi al litro a Parigi, 74,2 centesimi ad Amsterdam, e 64,5 centesimi a Bruxelles, contro i nostri 57,8. Contemporaneamente, i margini lordi (cioè quel che resta del prezzo alla pompa tolta la componente fiscale e il costo della materia prima) sono 23,5 centesimi al litro in Italia, 19,5 in Francia, 21,6 nei Paesi Bassi e 22,7 in Belgio. (I dati si riferiscono all'8 maggio).

    Ne segue che il teorema fogliante è confermato: la competizione riduce i margini lordi, perché il mercato diventa più contendibile. Che poi alcuni governi siano più esosi di altri, è un triste fatto della vita, e possiamo consolarci pensando che, se avessimo tassazione olandese e concorrenza italiana, staremmo tutti peggio. Però non dovremmo scartare la possibilità una liberalizzazione francese e una tassazione almeno italiana, ma meglio ancora se romena (39,4 centesimi al litro).

    dalla Gazzetta Finanziaria, la newsletter gratuita di Economia e finanza del Foglio.it che potete ricevere ogni lunedì iscrivendovi qui