Tornare a parlare al popolo delle mamme e delle partite Iva

Le mamme: le mamme del popolo delle “partite Iva” e non solo. E' da qui che bisogna iniziare, sono loro che hanno lasciato Berlusconi e il Pdl. Non fa più presa su loro e sui loro figli, quella affabulazione che iniziò quando Berlusconi si prese Mike Buongiorno e si diede a capire le mamme d'Italia: prima per far scegliere i suoi programmi, poi per capire quale futuro sognavano. Oggi, compreso che Berlusconi vorrebbe farla finita con certi pm, intuito, con intimo dolore materno, che non la racconta proprio, proprio tutta sulle cene di Arcore, le mamme del popolo delle partite Iva cosa si vedono offrire da lui per sognare? Pochino, e il risultato s'è visto.

I figli, cresciuti a Veline e a Mulino Bianco, si vedono offrire ancora meno. Il vero guaio è che Berlusconi non dice più quel che ci possiamo aspettare nella prossima puntata di quella personale telenovela, che è la nostra vita. Quindi: convincere Tremonti non già ad allargare subito i cordoni della borsa, ma almeno a spiegare, con parole chiare, quando e come e in che modo li aprirà. Uno scenario, un appuntamento certo anche se lontano, sarebbe già un buon inizio. Un racconto. Che conquista mamme e figli. Poi: convincere Sacconi a discutere con Bonanni su come fare a permettere a quelli come me che non vogliono andare in pensione a 65 anni, a continuare a lavorare.

Spiegare perché andare in pensione a 67 anni, come in Germania, non solo libera risorse, ma serve a dimostrare che il precariato è figlio di un sistema pensionistico che ruba ai figli per regalare ai padri. Altro racconto. Poi, dovrebbe prendere atto che parlamentari nominati sono tanto, tanto comodi, ma hanno un difetto: se ne infischiano del collegio. Primarie, primarie, primarie, anche per le candidature. Infine: l'erede. Mettere subito in palinsesto, in prima serata, un megagalattico reality in cui i candidati eredi si sbranino per la nomination su quella penisola di pazzi che è l'Italia, isole comprese. Sceneggiatore, Conduttore e Notaio: Silvio Berlusconi. E' urgente: lo share va a picco.

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