Fedeli all'infedeltà
Scoperta: la monogamia è ormai obsoleta
Tra le venticinque cose per cui la gente incredibilmente continua a stupirsi (secondo Nora Ephron, nel pamphlet “Non mi ricordo niente”, Rizzoli), una è davvero eterna: “E' impossibile conoscere la verità sul matrimonio di qualcuno, compreso il proprio”. Preceduta da un'altra, ancora più immutabile: “Gli uomini tradiscono”. Appurato che anche mandare foto di piselli e pettorali è tradimento (con l'aggravante, per Anthony Weiner, della moglie incinta, giovane e bellissima), in America stanno rivedendo le teorie sulla monogamia.
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Tra le venticinque cose per cui la gente incredibilmente continua a stupirsi (secondo Nora Ephron, nel pamphlet “Non mi ricordo niente”, Rizzoli), una è davvero eterna: “E' impossibile conoscere la verità sul matrimonio di qualcuno, compreso il proprio”. Preceduta da un'altra, ancora più immutabile: “Gli uomini tradiscono”. Appurato che anche mandare foto di piselli e pettorali è tradimento (con l'aggravante, per Anthony Weiner, della moglie incinta, giovane e bellissima), che ogni giorno c'è un nuovo scandalo, e che nessuno si scandalizza più, in America stanno rivedendo le teorie sulla monogamia. La buona notizia è dunque che esisteva una teoria sulla monogamia, quindi forse anche una pratica.
Nel suo ultimo libro, “Marriage Confidential”, la femminista Pamela Haag esamina questo nuovo secolo post romantico e osserva le coppie che funzionano e durano attraverso le infedeltà. Sarebbero “i nuovi monogami” (somigliano molto ai vecchi poligami, solo più pigri), che applicano la regola delle cinquanta miglia (relazioni consentite solo a cinquanta miglia da casa), oppure hanno coinvolgimenti erotici on line con gente che non incontreranno mai, o praticano il matrimonio sabbatico quando hanno bisogno di una pausa. Non fanno domande, fingono di non sapere, stringono il braccio del marito sotto processo per stupro.
In fondo, è solo una diversa idea di fedeltà (che presuppone l'assenza degli interrogatori fra coniugi e del controllo dei telefonini e un notevole abbassamento degli standard di romanticismo, basati sul presupposto pratico che, se non fai il cretino in giro, vorresti tanto fare il cretino in giro). “La non monogamia maritale potrebbe essere per il Ventunesimo secolo – scrive Pamela Haag – quello che il sesso prematrimoniale è stato per il Ventesimo, cioè un comportamento che si sposta gradualmente da bandito e limitato a tollerato e sempre più comune”. Secondo la Haag bisogna sbarazzarsi dell'ipocrisia che ci porta a condannare i tradimenti e nello stesso istante a tradire (dire: guarda quel porco di Weiner, e intanto levarsi il reggiseno davanti a una webcam).
Fare la pace con le corna e con l'eterna questione della noia coniugale. L'infedeltà non è più un problema, è semplicemente il futuro, dice Pamela Haag. L'infedeltà è anche il passato, se è per questo. Ma, se si accetta la sciatteria di questi nuovi tradimenti via chat, via foto di mutande (in cui si possono agevolmente sostituire parti del corpo non troppo aitanti con favolosi organi altrui), via email, via messaggini in cui favoleggiare di grandi imprese erotiche guardando la partita, si dovrebbe pretendere almeno un po' di clandestinità. La monogamia sarà obsoleta (probabilmente lo è sempre stata), ma anche l'infedeltà più pigra ha bisogno di segretezza per funzionare. Altrimenti diventa subito un'altra seccatura, come l'appuntamento dal commercialista. Un dovere noioso da cui liberarsi cercando l'ebbrezza di qualcosa di nuovo, eccitante e misterioso. Se si continua così, forse il futuro è la fedeltà.
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