Venezia 2011
I musi gialli di Te-Sheng Wei e una battuta di Polanski da ricordare
Quando lavorava con Eugene Hütz dei Gogol Bordello (nel primo film “Sacro e profano”), Madonna arrivava in conferenza stampa vestita da teppista. Ora che traffica con Wallis Simpson, si presenta con l'abitino nero e bianco da brava ragazza. Gli stessi che porta Abbie Cornish nel film, ricca moglie infelice con una passione per la pluridivorziata che fece abdicare un re d'Inghilterra (insieme finirono a fare la vita dei parassiti di lusso).
W. E. di Madonna, con Abbie Cornish (fuori concorso)
Quando lavorava con Eugene Hütz dei Gogol Bordello (nel primo film “Sacro e profano”), Madonna arrivava in conferenza stampa vestita da teppista. Ora che traffica con Wallis Simpson, si presenta con l'abitino nero e bianco da brava ragazza. Gli stessi che porta Abbie Cornish nel film, ricca moglie infelice con una passione per la pluridivorziata che fece abdicare un re d'Inghilterra (insieme finirono a fare la vita dei parassiti di lusso). Molto perbene e senza idee anche il film, che mette in parallelo le due donne (anche faccia a faccia, per qualche consiglio tra femmine). E fa una domanda che più cretina non si può: “Lui ha rinunciato al trono, ma lei a cosa ha rinunciato?”.
CARNAGE di Roman Polanski, con Kate Winslet, Jodie Foster (concorso)
Due ragazzini fanno a botte, parte un dente e mezzo. I quattro genitori si vedono per chiarirsi, facendo assai più danni (un cellulare finisce nell'acqua dei tulipani, un prezioso catalogo d'arte viene investito da una vomitata, asciugato con il phon e cosparso di profumo). Dalla pièce di Yasmina Reza – “Il dio del massacro” – Polanski ricava un'ora e mezza di cinico divertimento. Il più bravo è Christoph Waltz (“Bastardi senza gloria”). La più opaca Jodie Foster, che ha sposato un commesso viaggiatore, ma dalla tasca le sbuca il volumetto “Correttezza Politica for Dummies”. Battuta da ricordare: “Dovremmo controllare gli istinti, ma non sempre ne abbiamo voglia”.
WARRIORS OF THE RAINBOW: SEEDIQ BALE di Te-Sheng Wei (concorso)
Né più né meno che “Avatar”, però è storia vera. L'eroica resistenza degli aborigeni sull'isola di Taiwan, ceduta a fine Ottocento dalla Cina al Giappone. Gli spiriti ancestrali e il rispetto per la natura. I veri uomini con i tatuaggi e i terreni di caccia da spartirsi. I guerrieri ragazzini e un canto che dice “ora che sanguini non sei più mio nemico”. Ultimo sangue, si intende: mai abbiamo visto tanti musi gialli decapitati da esibire come trofeo.
Il Foglio sportivo - in corpore sano