Comencini fa ridere (e non dovrebbe), The exchange fa soffrire due vote
Archiviato il “binario triste e solitario”, arrivano le funivie. E' l'ultima corsa causa cattivo tempo, una cabina va su e una va giù, lui sale e lei scende, rapido sguardo, lo spettatore dovrebbe struggersi per l'infelicità degli amanti. Ridacchia invece – e non eravamo solo noi – per Claudia Pandolfi che sbarca dalla corriera con la creatura e già ha la faccia da tragedia. E per l'incolpevole Filippo Timi, che dovrebbe scegliere meglio i copioni. Peggio c'è solo il romanzo (da Feltrinelli).
QUANDO LA NOTTE di Cristina Comencini (concorso)
Archiviato il “binario triste e solitario”, arrivano le funivie. E' l'ultima corsa causa cattivo tempo, una cabina va su e una va giù, lui sale e lei scende, rapido sguardo, lo spettatore dovrebbe struggersi per l'infelicità degli amanti. Ridacchia invece – e non eravamo solo noi – per Claudia Pandolfi che sbarca dalla corriera con la creatura e già ha la faccia da tragedia. E per l'incolpevole Filippo Timi, che dovrebbe scegliere meglio i copioni. Peggio c'è solo il romanzo (da Feltrinelli). Inutili, e costosissime, riprese aeree. Ma non c'era la crisi?
HAHITHALFUT (THE EXCHANGE) di Eran Kolirin (concorso)
L'esistenzialismo al cinema ha varie forme. Chi lamenta “mi fanno male i capelli”, chi fissa il vuoto in pedalini sporchi, chi torna a casa fuori orario per prendere una cartellina e posa l'occhio su un soprammobile. École du regard su brutti pavimenti, smunte pareti, divani beige comprati dall'Aiazzone d'Israele. Soffriamo due volte. Per quel che vediamo (un tizio poco interessante che fa cose poco interessanti) e perché ci siamo persi – ma speriamo faccia marcia indietro – il bravo regista di “La banda”.
PRÉSUMÉ COUPABLE di Vincent Garenq (Giornate degli autori)
Agghiacciante errore giudiziario francese, in materia di pedofili. Molta galera preventiva, una mamma morta, una famiglia sfasciata, uno sciopero della fame. Prima che l'accusatrice confessi: ho inventato tutto.
PEOPLE MOUNTAIN, PEOPLE SEA di Cai ShangJun (concorso)
Il titolo-sorpresa annunciato all'ultimo momento è sempre un cinese. Quasi mai appassionante. Chi, complice il puzzo di fumo, ha lasciato la sala prima della fine sappia che la resa dei conti si fa in miniera, al buio, con le facce sporche. Vederla o non vederla cambia poco.
Il Foglio sportivo - in corpore sano