Sessantenni oggetto
All'inizio, e per parecchio tempo, fu un amore quasi segreto (chiacchierato solo dall'élite dell'élite, che fingeva di compiangere la moglie tradita), quello fra il filosofo rock e l'ereditiera chic. Da quasi un anno, invece, Daphne Guinness (ci sarebbe la birra di mezzo, oltre a un lussuoso divorzio da un miliardario greco, che le ha fruttato circa venti milioni di sterline) e Bernard-Henri Lévy sono fidanzati ufficialmente, o almeno hanno rinunciato a una impossibile clandestinità: passeggiano mano nella mano, lei su platform di altezze siderali, Daphne ha dichiarato ai giornali che Bernard “è ovviamente l'amore della mia vita”.
All'inizio, e per parecchio tempo, fu un amore quasi segreto (chiacchierato solo dall'élite dell'élite, che fingeva di compiangere la moglie tradita), quello fra il filosofo rock e l'ereditiera chic. Da quasi un anno, invece, Daphne Guinness (ci sarebbe la birra di mezzo, oltre a un lussuoso divorzio da un miliardario greco, che le ha fruttato circa venti milioni di sterline) e Bernard-Henri Lévy sono fidanzati ufficialmente, o almeno hanno rinunciato a una impossibile clandestinità: passeggiano mano nella mano, lei su platform di altezze siderali, Daphne ha dichiarato ai giornali che Bernard “è ovviamente l'amore della mia vita”, altrimenti, ha aggiunto, non sarebbe mai uscita con un uomo sposato, e ha messo su Twitter una foto romantica di loro due che si fanno un autoscatto col cellulare. “Il mio più grande dolore”, ha detto mesi fa ad Harper's Bazaar, “è la questione irrisolta dello stato della nostra relazione”. Perché Arielle Dombasle, cantante e attrice francese, è ancora la moglie di BHL (e questo giornale tifa ciecamente per lei, che ultracinquantenne si è esibita quasi nuda al Crazy Horse, e adesso è triste e continua a sfigurarsi di lifting e ritocchi).
Ma accanto a Daphne Guinness, BHL, filosofo col ciuffo, svapora, scompare, forse nei ristoranti di New York nemmeno lo riconoscono, nonostante le camicie slacciate, perché corrono subito a inchinarsi davanti a lei, che quando sceglie la prima cosa che trova nell'armadio esce vestita con una vera armatura tempestata d'oro e diamanti. Lei è un'artista, un'icona della moda, una collezionista di abiti sconvolgenti, lei era la migliore amica di Alexander McQueen, lei è l'idolo di Lady Gaga. In confronto a Daphne, BHL è un intellettualino di provincia con le toppe sui gomiti. Adesso a New York c'è una mostra dedicata al suo guardaroba, e presto uscirà un libro su di lei. Che, dovendo aiutare un amico gioielliere a lanciare un guanto d'oro con diamanti (si tratta di generi di prima necessità, che tengono conto della crisi economica mondiale e seguono il corso di una decrescita felice), si è presentata a una festa, vestita Alexander McQueen, con un velo molto elegante e sdraiata dentro una bara, fingendosi cadavere per tre ore, con il guanto sulla mano perché tutti lo vedessero. “Perché odio andare alle feste, e ho pensato: come faccio a dimostrarlo? Semplicemente andandoci da morta”.
Con tutto il rispetto per le polemiche culturali di BHL, i suoi appelli per Roman Polanski e Dominique Strauss-Kahn, la nouvelle philosophie, la barbarie dal volto umano e la mondanità intensa, si applaude con entusiasmo alla moda lanciata da Daphne Guinness: l'intellettuale decorativo, il filosofo scollato in grado di intrattenere gli ospiti spiegando, con sguardo intenso, da che parte deve andare il mondo. E' la nuova frontiera del toy boy applicata alla filosofia. Per donne di mondo, che hanno già tutto. Per signore che vogliono movimentare le feste. In tempi di indignazione, sarebbe utile ribaltare un po' i punti di vista, e inaugurare l'era dei sessantenni oggetto.
Il Foglio sportivo - in corpore sano