Le tre ipotesi di Renzi
E' stata una doppia intervista rilasciata prima a Panorama (il 24 agosto) e poi a Repubblica (il 2 settembre) a far scatenare il putiferio nel Partito democratico. In entrambe le occasioni, il sindaco di Firenze Matteo Renzi ha confermato per la prima volta di essere intenzionato a partecipare alle prossime primarie per la premiership del centrosinistra. Lo statuto però prevede che il candidato con cui il Pd si presenterà alle elezioni è solo e soltanto il suo segretario; e così, di fatto, la candidatura di Renzi ha messo i dirigenti del Pd di fronte a tre possibilità.
E' stata una doppia intervista rilasciata prima a Panorama (il 24 agosto) e poi a Repubblica (il 2 settembre) a far scatenare il putiferio nel Partito democratico. In entrambe le occasioni, il sindaco di Firenze Matteo Renzi ha confermato per la prima volta di essere intenzionato a partecipare alle prossime primarie per la premiership del centrosinistra. Lo statuto però prevede che il candidato con cui il Pd si presenterà alle elezioni è solo e soltanto il suo segretario; e così, di fatto, la candidatura di Renzi ha messo i dirigenti del Pd di fronte a tre possibilità. Possibilità numero uno: se Renzi vuole partecipare alle primarie per la premiership deve uscire dal Partito democratico. Possibilità numero due: se Renzi vuole partecipare alle primarie il Pd deve modificare il suo statuto. Possibilità numero tre: se Renzi vuole partecipare alle primarie convochiamo prima delle prossime elezioni le primarie del partito e decidiamo all'interno di un congresso chi deve essere il candidato con cui il Pd si presenterà alle prossime elezioni. A oggi, si può dire che la terza ipotesi sembra essere quella che alla fine verrà adottata dal partito (anche se il segretario del Pd non si è ancora espresso personalmente sul tema). Questa, naturalmente, sarebbe un'ipotesi che scongiurerebbe il pericolo di una fuoriuscita dal Pd di Matteo Renzi e dei suoi simpatizzanti (e non è un caso che siano proprio alcuni veltroniani a sponsorizzare questa soluzione) ma allo stesso tempo sarebbe un'ipotesi che potrebbe creare dei grossi problemi a uno dei più grandi sostenitori delle primarie del centrosinistra. Lui, naturalmente: il governatore della Puglia, Nichi Vendola.
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