Nasce a Todi il partito-non partito dei cattolici. Centrodestra, poi si vedrà

Paolo Rodari

L'attesa del mondo cattolico per il raduno a porte chiuse di Todi (17 ottobre) è palpabile. I vertici della chiesa italiana, dal cardinale Angelo Bagnasco in giù, osservano con attenzione quello che può diventare “l'atto fondativo” di un nuovo soggetto culturale e sociale in grado di interloquire con la politica. Scomposizione e ricomposizione. Lo slogan che Aldo Moro aveva caro è diventato un mantra: l'idea potente è che la naturale collocazione dei cattolici nella destra e nella sinistra del bipolarismo post democristiano sia da ripensare daccapo.

    L'attesa del mondo cattolico per il raduno a porte chiuse di Todi (17 ottobre) è palpabile. I vertici della chiesa italiana, dal cardinale Angelo Bagnasco in giù, osservano con attenzione quello che può diventare “l'atto fondativo” di un nuovo soggetto culturale e sociale in grado di interloquire con la politica.

    Scomposizione e ricomposizione. Lo slogan che Aldo Moro aveva caro è diventato un mantra: l'idea potente è che la naturale collocazione dei cattolici nella destra e nella sinistra del bipolarismo post democristiano sia da ripensare daccapo. Il futuro, se Todi andrà come tutti auspicano, vedrà le più importanti sigle cattoliche abbandonare le vecchie appartenenze politiche nel nome del novum che ancora deve nascere. Un tempo vi furono diversi movimenti ecclesiali i cui esponenti, è il caso di Cl ma non solo, andarono di fatto con Berlusconi, mentre le Acli o l'Azione cattolica, dopo la fine dell'Ulivo, confluirono nel Pd. Oggi tutto ciò sa di vecchio. La ricomposizione è una necessità per coloro che vanno a Todi. E fa niente, dicono, se la stessa cosa non vale per coloro che parteciperanno domenica a Norcia a un altro convegno, quello organizzato da Magna Carta. Qui la sfida è quasi antitetica: “Andare oltre il Pdl rilanciando il Pdl”.

    Non sono pochi coloro che notano che a Todi ha luogo un raduno in assenza di un grande fondatore. Hanno gioco facile nel dire che all'orizzonte non si vede né un De Gasperi né un Montini. Ma in realtà la strada è stata tracciata da Bagnasco, l'ex cappellano militare che dopo la nomina a successore del cardinale Camillo Ruini in sella alla Cei si è guadagnato il proprio spazio, oggi non più in antagonismo con il Vaticano e il braccio destro del Papa, il cardinale Tarcisio Bertone. La strada Bagnasco l'ha segnata a partire dallo scorso agosto, con un intervento inusuale su Radio nch'io. “I cattolici guardano al futuro senza nostalgia”, disse il presidente dei vescovi italiani indicando l'“area moderata” come il terreno più naturale della loro collocazione. Di qui si comprendono i continui riferimenti al Ppe degli organizzatori del convegno di Todi. “Da Casini a Formigoni”, non è semplicemente uno slogan, ma un ideale a cui chi guida la chiesa sa che occorrerà guardare. E i cattolici che all'area moderata di centrodestra non credono? “Resteranno indipendenti di sinistra, fuori sostanzialmente dal nuovo che sta per nascere”, ripetono coloro che a Todi vogliono essere in prima fila.

    “Non abbiamo nessun partito cattolico da organizzare né da proporre”, ha detto il segretario della Cei, Mariano Crociata, una settimana fa. Parole che solo apparentemente cozzano con quel partito d'“ispirazione cristiana” che il vescovo Mario Toso, salesiano vicino al confratello Bertone, lanciò lo scorso luglio in seguito a un raduno di sigle cattoliche in una parrocchia romana. Non c'è contrapposizione tra Cei e Vaticano. L'idea è una: unire i cattolici per un'aggregazione ampia che idealmente si rifaccia al Ppe, ma la cui struttura e organizzazione resta ancora “in mente Dei”.

    Il dato ecclesiale più rilevante a Todi non sarà tanto il fatto che sigle cattoliche diverse (da Cl all'Ac, dalle Acli fino a Sant'Egidio) proveranno a lavorare assieme a un progetto comune, ma risiederà nella notizia che quello che una volta era il “braccio armato” della chiesa italiana, le lobby della vita, della famiglia e della politica (Scienza e Vita, Forum delle associazioni familiari e Retinopera), momentaneamente accantonate, sono state di nuovo invitate a essere protagoniste. Anche se come ciò avverrà, è ancora tutto da valutare.