Golpe fisso

Maurizio Milani

Se Zagrebelsky e soci fanno il colpo di stato non c'è problema. Noi 280.000 scapoli tra i 40 e i 50 anni andiamo tutti a prete. Prendiamo lo status vaticano, per cui siamo cittadini italiani ma anche protetti dai Patti lateranensi. Chiaramente i seminari vescovili che ci accolgono devono essere di manica larga e farci tutti promossi in cinque mesi. Poi vediamo chi vince, se le truppe del prof. Zagrebelsky o noi. Il maestro Claudio Abbado dovrebbe stare con noi e guidare un battaglione di seminaristi di stanza nella guarnigione di Milano zona Navigli.

    Se Zagrebelsky e soci fanno il colpo di stato non c'è problema. Noi 280.000 scapoli tra i 40 e i 50 anni andiamo tutti a prete. Prendiamo lo status vaticano, per cui siamo cittadini italiani ma anche protetti dai Patti lateranensi. Chiaramente i seminari vescovili che ci accolgono devono essere di manica larga e farci tutti promossi in cinque mesi. Poi vediamo chi vince, se le truppe del prof. Zagrebelsky o noi. Il maestro Claudio Abbado dovrebbe stare con noi e guidare un battaglione di seminaristi di stanza nella guarnigione di Milano zona Navigli. Per me però anche il maestro Abbado voleva fare il colpo di stato. Con la scusa delle 90.000 piante al posto del compenso per una serata alla Scala voleva decidere lui l'arredo urbano senza essere stato eletto (maestro, prenda i 90.000 euro per la sua serata, se vuole li dia in beneficienza, magari agli ultras della Triestina con vincolo di comprare fumogeni e di dove e quando usarli, inizio del primo tempo, di solito).

    A questo punto dispiace dirlo, ma Fabio Fazio e la dott.sa Boccassini si erano messi d'accordo per fare il colpo di stato. Io ho fatto la spia al mio portinaio, che sarebbe l'addetto culturale del consolato del Ghana a Milano. Tramite fax ho avvertito il Consiglio superiore della difesa che ha arrestato i congiurati. Subito come falso pentito li ho difesi. Gli atti della rogatoria sono stati mandati al macero, per cui andiamo avanti. Dispiace, perché nel nuovo regime mi davano un posto d'oro. Però come uomo faccio apposta a sbagliare. Anche quella Gabanelli, cosa vuol fare, il golpe? Per me quel “Report” va chiuso fisso. Non è più il tempo di andare nei retrobottega a vedere se le scatolette di tonno sono scadute.

    Ormai i negozi hanno chiuso tutti. I pochi aperti li fa chiudere la Gabanelli. Poi parliamoci chiaro, il tonno scaduto se anche lo mangi che sarà mai? 1) Quando apri la scatoletta vedi se c'è la muffa, quindi puoi liberamente decidere se mangiarlo o meno. 2) Il tonno scaduto puzza. Bene, a tanti piace così. Non c'è bisogno della Gabanelli, me ne accorgo da solo. Se però non ho più soldi per comprare il tonno subito non pago più il canone Rai. Tu cosa fai? Mi pignori le scatolette di sgombri? Oppure interviene Slow Food che vieta la pesca degli sgombri? Anche quel “Ballarò”: basta con la scena del figurante, quello che intanto che parla l'ospite si muove alle sue spalle. Lo hanno capito tutti che siete falsi: quando parla Bondi gli mettete dietro uno che si tocca il naso; quando parla il vostro amico c'è dietro una bella donna che sorride. A questo punto lo dico, per me “Ballarò” vuol fare il colpo di stato. Anche Della Valle. E' ora che qualcuno lo dica chiaro: basta votare, le funzioni di sindaco vanno abolite. Le decisioni le prende il segretario comunale, che poi è quello che avviene adesso, per cui sarebbe un falso colpe.

    A Milano sono tutti contenti perché la Cina ha aderito all'Expo. Ci mancava pure che non c'era. Certo, se in questi quattro anni la Gabanelli fa una bella inchiesta può essere che ritirano la partecipazione. Io sono per fare subito il presidente della provincia di Milano a un cinese, inutile aspettare. Voglio parlare male ancora di “Ballarò”: siccome hanno offeso la donna di cui sono profondamente innamorato, Barbara D'Urso, a questo punto chiedo: chiudete il programma, meglio i telefilm del tenente Colombo la domenica su Rete Quattro. Bellissimo l'episodio in cui Peter Falk incontra il capo della Cia che sembra Bruno Gambarotta: si vedono al museo dei trasporti di Los Angeles su una locomotiva. Il capo della Cia – che a questo punto possiamo dirlo, è Bruno Gambarotta – dice: “Tenente, è molto difficile che io mi faccia vedere dalle varie polizie locali”. Mitico. Questa è televisione. “Ballarò”, “Report”, “Presa diretta” sono altro. Spazzatura? Non esageriamo. Ciao Barbara, sei bella.

    Anche la consulta dei nomadi ci ha avvertito che i miliardari vogliono fare il colpo di stato. Grazie a loro abbiamo salvato la democrazia.

    Firmato: Dc fisso.