Nozze d'oro
Eva Kant e Diabolik sono una coppia che funziona. Hanno raggiunto un equilibrio perfetto, lei gli sta di fianco e non più dietro, sono due geni del male, si divertono, producono utili. Ma al di fuori della criminalità, quali sono i matrimoni (quasi) eterni, in mezzo all'oceano dei divorzi? Come si arriva a non desiderare, dopo pochi anni, una carta d'identità falsa e una nuova vita? Iris Krasnow, giornalista e bestsellerista americana, sposata da decenni e con quattro figli, ha individuato la formula.
Eva Kant e Diabolik sono una coppia che funziona. Hanno raggiunto un equilibrio perfetto, lei gli sta di fianco e non più dietro, sono due geni del male, si divertono, producono utili. Ma al di fuori della criminalità, quali sono i matrimoni (quasi) eterni, in mezzo all'oceano dei divorzi? Come si arriva a non desiderare, dopo pochi anni, una carta d'identità falsa e una nuova vita? Iris Krasnow, giornalista e bestsellerista americana, sposata da decenni e con quattro figli, ha individuato la formula in un libro appena uscito in America: “Le vite segrete delle mogli”. Le vite segrete, e per una volta non dei mariti, sono la chiave.
Duecento signore intervistate, duecento cose da tenere segrete. Non necessariamente tradimenti, ma il più delle volte sì (valgono anche cose platoniche: ad esempio, per l'autrice del libro, il vicino di casa da occhieggiare dalla finestra della cucina, un bell'uomo di nome Derrin. Con l'incoraggiamento del marito. Che, quando non ha voglia di parlare con la moglie, le dice: “Scusa, ma Derrin non è in casa?”) . Il passo avanti rispetto al passato è che le adultere non muoiono sotto un treno, non si avvelenano, non vengono marchiate con una lettera scarlatta, e anzi spesso sono la roccia del matrimonio. E il matrimonio non è culturalmente morto, come si dice, ma può funzionare ancora per i millenni a venire. “Se si evita di farsi scoprire, una piccola storia può adornare un matrimonio”, dice una signora californiana di cinquant'anni, e un'altra ammette che suo marito è molto ma non è abbastanza, quindi da vent'anni ha una storia segreta con un architetto di giardini. “Non posso nemmeno immaginare di lasciare mio marito”. Lo stesso dice dell'amante.
Non va sempre così, molti matrimoni sono fieramente monogami, ma sempre creativi, con equilibri che le donne raggiungono attraverso scopi e passioni (anche il giardinaggio va bene, anche l'alcolismo forse) esterne alla vita di coppia. Però la regola del fare sesso con il marito anche quando si preferirebbe, in alternativa, testare le mine antiuomo è una regola rigida di ogni matrimonio che funzioni, scrive Iris Krasnow. “Il matrimonio è difficile – dice – Ogni donna dovrebbe sentirsi libera di creare le proprie nozze”. Nel romanzo “Il gatto” di Georges Simenon, l'anziana coppia di coniugi era tenuta insieme dall'odio reciproco: lui pensava che lei gli avesse ucciso il gatto, lei il pappagallo. Non si rivolgevano la parola, si scambiavano solo crudeli bigliettini, provavano disgusto l'uno per l'altra, lei non avrebbe mai cucinato per sé nella stessa padella usata da lui, e per questo rimanevano insieme. Iris Krasnow non contempla l'odio nelle vite segrete delle mogli, ma è certa che “aspettarsi una sola persona, uomo o donna, per farti felice per il resto della tua vita, è un biglietto per il divorzio”. Insomma il consiglio è questo: siate affamati, siate folli, e poi siate sazie, siate sobrie, e lasciate le vite segrete nei posti segreti.
Il Foglio sportivo - in corpore sano