La bestia ferita delle news

The Tank

Quando un anno fa Tina Brown è stata nominata direttore congiunto di The Daily Beast e di Newsweek gli insider non hanno nascosto la loro gioia per l'arrivo della versione femminile di Re Mida. La vecchia gestione della famiglia Graham aveva precipitato, dopo tante rivoluzioni tentate ma mai davvero perseguite, Newsweek in uno stato crepuscolare di sfiducia che soltanto una vera rivoluzionaria come Tina avrebbe potuto tramutare in oro. In assoluto l'operazione non è andata male, ma rispetto ai numeri del profitto Newsbeast è ancora lontano.

    Quando un anno fa Tina Brown è stata nominata direttore congiunto di The Daily Beast e di Newsweek – primo matrimonio fra un magazine sommamente rispettato e un sito web senza fronzoli – gli insider non hanno nascosto la loro gioia per l'arrivo della versione femminile di Re Mida. La vecchia gestione della famiglia Graham aveva precipitato, dopo tante rivoluzioni tentate ma mai davvero perseguite, Newsweek in uno stato crepuscolare di sfiducia che soltanto una vera rivoluzionaria come Tina avrebbe potuto tramutare in oro.

    Newsweek è tornato al vecchio formato di giornale che si porta tanto in un ministero quanto dal dentista, e la versione online ha trainato la vocazione generalista. In assoluto l'operazione non è andata male, ma rispetto ai numeri del profitto Newsbeast è ancora lontano. La chiusura del sito newsweek.com, nonostante le promesse della prima ora, non sta pagando in termini di contatti e rilevanza, e un'inchiesta del magazine AdWeek, lettura imprescindibile per capire il mondo dei media, quantifica il dramma: l'intera compagnia ha perso in un anno 30 milioni di dollari (10 da The Daily Beast, 20 da Newsweek) e gli abbonati del magazine sono calati dell'8 per cento.

    Come spiega il grafico di AdWeek, il numero di contatti online del sito congiunto è minore della somma di newsweek.com e thedailybeast.com in regime di separazione casalinga. Per questo Tina ha deciso di potenziare la sezione video del sito: il progetto è creare una televisione online capace di attrarre lettori e soprattutto investitori, che nella notte del business model della rete tendono a fidarsi del video, strumento antico in abito moderno. L'ennesima sfida di Tina.