Opposizioni molto, molto, molto compatte

Claudio Cerasa

In questi giorni di grande responsabilità, il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano si è spesso ritrovato a dover fare i conti con una questione politica non proprio di poco conto. Problemino: ma se davvero dovessero presentarsi le condizioni per una nuova fase al governo le opposizioni in che modo si comporterebbero?

    In questi giorni di grande responsabilità, il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano si è spesso ritrovato a dover fare i conti con una questione politica non proprio di poco conto. Problemino: ma se davvero dovessero presentarsi le condizioni per una nuova fase al governo le opposizioni in che modo si comporterebbero? E soprattutto: sarebbero tutte unite e compatte nell'offrire al presidente della Repubblica un'exit strategy chiara, e definita, per accelerare la fine del berlusconismo? Compattissime, ovvio. Facciamo qualche esempio? Facciamolo. Pier Luigi Bersani: sì elezioni, no governo tecnico. Enrico Letta: no elezioni, sì governo tecnico. Nichi Vendola: sì elezioni, col piffero governo tecnico. Walter Veltroni: no elezioni, sì governo tecnico. Rosy Bindi: governo tecnico ok, ma comunque meglio elezioni. Giuseppe Fioroni: elezioni per carità, sì governo tecnico. Dario Franceschini: elezioni perché no, governo tecnico perché no (ma meglio di no). Stefano Fassina: sì elezioni, no governo tecnico. Pier Ferdinando Casini: elezioni meglio di no, lavoriamo per governo tecnico. Antonio Di Pietro: no inciuci, sì elezioni. Gianfranco Fini: sì governo tecnico, elezioni meglio di no. Oliviero Diliberto: no governo tecnico, sì elezioni. Francesco Rutelli: no elezioni, sì governo tecnico. Massimo D'Alema: no elezioni, sì governo tecnico (purtroppo, al momento, nessuna notizia da Franco Turigliatto).
     

    • Claudio Cerasa Direttore
    • Nasce a Palermo nel 1982, vive a Roma da parecchio tempo, lavora al Foglio dal 2005 e da gennaio 2015 è direttore. Ha scritto qualche libro (“Le catene della destra” e “Le catene della sinistra”, con Rizzoli, “Io non posso tacere”, con Einaudi, “Tra l’asino e il cane. Conversazione sull’Italia”, con Rizzoli, “La Presa di Roma”, con Rizzoli, e "Ho visto l'uomo nero", con Castelvecchi), è su Twitter. E’ interista, ma soprattutto palermitano. Va pazzo per i Green Day, gli Strokes, i Killers, i tortini al cioccolato e le ostriche ghiacciate. Due figli.