Il frugalismo no

Annalena Benini

Nessuno scenario catastrofico, nessun incubo di uscita dall'euro, nessuna previsione funesta di bancarotta totale e barbonaggio diffuso può, a fine novembre (ansia pre natalizia, euforia post Thanksgiving) distogliere dal pensiero dominante: comprare, comprare, comprare, spruzzare in faccia a quella di fianco a noi al negozio lo spray al peperoncino, per impedirle di sottrarci l'ultima friggitrice.

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    Nessuno scenario catastrofico, nessun incubo di uscita dall'euro, nessuna previsione funesta di bancarotta totale e barbonaggio diffuso può, a fine novembre (ansia pre natalizia, euforia post Thanksgiving) distogliere dal pensiero dominante: comprare, comprare, comprare, spruzzare in faccia a quella di fianco a noi al negozio lo spray al peperoncino, per impedirle di sottrarci l'ultima friggitrice. L'irresistibile attrazione degli acquisti se ne frega persino della new sobrietà e di Elsa Monti, la moglie del premier che accorre in treno a portare le camicie stirate al marito, per evitare lo sciupio di eventuali camicie sfacciatamente appena comprate.

    Se il “piumino democratico” è in vendita a dieci euro, bisogna possederlo a costo di qualche breve rissa e molte gomitate negli occhi (soprattutto per il nome, necessario simbolo di una nuova era non esattamente democratica ma più adatta ai piumini), e se fossimo stati in America venerdì scorso, durante il Black Friday, ci saremmo gettati nella mischia dello shopping selvaggio con urla liberatorie, in fila di notte, accampati, felici come a Woodstock ma pronti alla morte – lo sconto chiamò. Ora che l'ossessione per Silvio Berlusconi sta lentamente scemando, e la gente che prima aveva un argomento di conversazione e un nemico contro cui imprecare si sente smarrita e priva di voce, nel panico come quando muore all'improvviso l'analista, è necessario compensare la perdita filosofica con quanti più oggetti possibile (come nelle diete, quando si sostituiscono i carboidrati con cose proteiche a forma di pizze).

    Così Repubblica dissimula, con due pagine di pubblicità al massimo del silvioberlusconismo, quella nostalgia e quelle carenze affettive che fanno alzare di notte, spalancare il frigo e ingoiare quel che capita, anche i surgelati. Supplisce alla mancanza di articoli contro Silvio Berlusconi con la sua evocazione consumistica: una nota marca di divani e arredi mette in vendita, in super offerta, la casa del Grande Fratello. Proprio identica, la stessa che si vede in televisione, quella per cui i concorrenti, entrando per la prima volta, si sono prodotti in urla di gioia da pre crisi isterica. I letti, gli armadi, la cucina, i comodini, il living, gli enormi cuscini, i mobili libreria per libri finti. Per ricreare l'ambiente, per sentirsi ancora vivi, parte di un pezzo di berlusconismo. Dodicimila euro e l'ordine strillato: “Goditi la vita!” (purtroppo manca, per il momento, la vasca idromassaggio in cui sguazzare in tanga, ma di certo basta sedersi su quei divani per cominciare a urlare: io sono vera, e tatuarsi con gioia le sopracciglia).

    Il frugalismo non ci ha ancora preso l'anima, e anche il cyber monday (il lunedì dopo il Ringraziamento, con gli acquisti on line scontati) è stato una tentazione irresistibile. Bastava un clic, non c'era nemmeno bisogno di uscire di casa armati per sbaragliare la concorrenza. Da queste parti, l'avvento della sobrietà al potere è stato salutato come l'arrivo dei Re Magi, ma nel segreto della coscienza ci sono case del Grande Fratello da copiare, spedizioni gratuite di cui approfittare, centri commerciali da assediare. E se il piumino con la bandiera norvegese si fosse chiamato: a morte la democrazia, ci sarebbe stata una gran fila lo stesso.

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    • Annalena Benini
    • Annalena Benini, nata a Ferrara nel 1975, vive a Roma. Giornalista e scrittrice, è al Foglio dal 2001 e scrive di cultura, persone, storie. Dirige Review, la rivista mensile del Foglio. La rubrica di libri Lettere rubate esce ogni sabato, l’inserto Il Figlio esce ogni venerdì ed è anche un podcast. Ha scritto e condotto il programma tivù “Romanzo italiano” per Rai3. Il suo ultimo libro è “I racconti delle donne”. E’ sposata e ha due figli.