Nessuno tocchi Vespa

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Quelli che si lamentano del salotto di Bruno Vespa – salvo poi registrare che la visita di Monti ne ha restaurato la verginità – dovrebbero dare un'occhiata al consesso mediatico organizzato da Donald Trump per il 27 dicembre. Trump si è reinventato ospite di un dibattito repubblicano in versione natalizia e le sue regole sono anche più sospette di quelle per cui Vespa è stato fatto a brani dai giornali con la schiena dritta: innanzitutto non sarà un arbitro imparziale, ma tenderà a favorire un candidato in particolare. Chi? Se lo dicesse sarebbe troppo facile.

    Quelli che si lamentano del salotto di Bruno Vespa – salvo poi registrare che la visita di Monti ne ha restaurato la verginità – dovrebbero dare un'occhiata al consesso mediatico organizzato da Donald Trump per il 27 dicembre. Non avendo raggiunto la soglia minima della credibilità che si richiede a qualsiasi candidato, ed essendo evidentemente stanco di licenziare gente nello show The Apprentice, Trump si è reinventato ospite di un dibattito repubblicano in versione natalizia. Le regole di Trump sono anche più sospette di quelle per cui Vespa è stato fatto a brani dai giornali con la schiena dritta: innanzitutto non sarà un arbitro imparziale, ma tenderà a favorire un candidato in particolare. Chi? Se lo dicesse sarebbe troppo facile.

    Il sospetto, fortissimo, è che a ricevere l'endorsement del ciuffo più petulante di New York sia Newt Gingrich, che l'altra sera ha incontrato il magnate d'avanspettacolo con molte profusioni e promesse di collaborazioni filantropiche. Il "bacio dell'anello" ha scatenato la gara dei candidati repubblicani a non presentarsi. Ron Paul dice che creerebbe un'atmosfera da circo. Jon Huntsman dice che non bacerà "l'anello di Trump né nessun altra parte del suo corpo"– "disgustoso" ha commentato il proprietario delle parti in questione – Mitt Romney è improvvisamente impegnatissimo. Rimangono dunque soltanto Gingrich, che accusa di codardia i suoi competitor, Rick Santorum, che pagherebbe pur di avere un competitor, e gli indecisi Perry e Bachmann. Infine, per ottenere l'enodrsement di Trump c'è l'altra, minacciosa regola del tycoon: non corro per la Casa Bianca ma potrei sempre cambiare idea. "Se viene eletto qualcuno che non sarà in grado di battere Obama, oppure qualcuno che ritengo sia la persona sbagliata e se l'economia continua ad andare male, potrei presentarmi come indipendente".