Ancora fango sul calcio
Una Spectre internazionale dedita al calcioscommesse che partendo da Singapore, attraverso Finlandia, Germania, Croazia e Ungheria arriva in Italia combinando partite di serie B e non solo. E' questo lo scenario che gli inquirenti stanno scoprendo un pezzo alla volta, grazie anche a pentimenti e denunce. L'inchiesta è la seconda puntata di quella di quest'estate (Last bet) e Roberto De Martino, il procuratore di Cremona che la conduce, è stato ancora una volta esplicito: “L'operazione non è un punto di arrivo, ma una base di partenza”.
Una Spectre internazionale dedita al calcioscommesse che partendo da Singapore, attraverso Finlandia, Germania, Croazia e Ungheria arriva in Italia combinando partite di serie B e non solo. E' questo lo scenario che gli inquirenti stanno scoprendo un pezzo alla volta, grazie anche a pentimenti e denunce. L'inchiesta è la seconda puntata di quella di quest'estate (Last bet) e Roberto De Martino, il procuratore di Cremona che la conduce, è stato ancora una volta esplicito: “L'operazione non è un punto di arrivo, ma una base di partenza”.
Diciassette persone arrestate, tra queste tutti e sette i componenti italiani dell'organizzazione, in attesa delle rogatorie per l'estradizione di quelli stranieri; pare infatti che la cosiddetta banda degli zingari fosse in contatto diretto con quella di Singapore: siti on line asiatici, basi operative nell'Europa dell'Est e calcio italiano, ecco il mix avvelenato dell'ennesimo scandalo tricolore. Insieme a Cristiano Doni, ex capitano dell'Atalanta già squalificato per tre anni e mezzo, sono finiti in carcere anche i calciatori Luigi Sartor, Alessandro Zamperini, Carlo Gervasoni e Filippo Carobbio.
A Doni è stato contestato anche l'inquinamento delle prove. Secondo gli inquirenti, infatti, avrebbe pagato la parcella dell'avvocato di Nicola Santoni (ex preparatore atletico del Ravenna) in cambio del silenzio e avrebbe cercato di alterare i dati dell'iPhone dello stesso Santoni, sequestrato l'estate scorsa nell'ambito dell'inchiesta, cambiando la password con un computer. Il giocatore avrebbe inoltre tentato la fuga quando all'alba i poliziotti sono andati ad arrestarlo. A Doni, all'amico Antonio Benfenati (gestore di uno stabilimento balneare a Cervia) e a Nicola Santoni, è contesta la combine di Atalanta-Piacenza, Padova-Atalanta e Ascoli-Atalanta, tutte del marzo di quest'anno.
Il nuovo filone dell'inchiesta è iniziato con la denuncia da parte di un giocatore alla giustizia sportiva sul tentativo di combine della gara di Coppa Italia del 30 novembre scorso: Cesena-Gubbio. Ma l'organizzazione aveva comunque i giorni contati, poiché un uomo di Singapore detenuto in Finlandia ha iniziato a parlare, raccontando tutti i segreti del calcioscommesse, che poi sarebbero i segreti di Pulcinella, visto che l'Uefa da tempo ha attivato una task force contro le combine e segnala continuamente alle varie federazioni le partite sospette, poiché di più non può fare. Detto questo non sarebbe male se aprisse un'inchiesta anche su Dinamo Zagabria-O. Lione 1-7. Partite di serie B dei campionati 2009-10 e 2010-11, ma anche tre di serie A, secondo le indagini in corso si tratterebbe di Brescia-Bari, Brescia-Lecce e Napoli-Sampdoria dello scorso campionato. “Su queste partite alterate” ha spiegato Marco Garofalo, capo Sco di Cremona, “transitavano scommesse di qualche milione di euro”.
“Il meccanismo” ha aggiunto Garofalo “consiste in organizzazioni criminali internazionali con sede in Asia ed Est Europa che agganciano individui italiani per alterare i risultati delle partite sulle quali avvengono scommesse notevoli e vincite enormi. Siamo in una seconda fase dell'operazione, ma sicuramente le indagini andranno avanti”. Secondo De Martino le scommesse partivano da 500.000 euro in su e le vincite erano poi ripartite fra tutti i membri dell'organizzazione, anche tra chi non aveva partecipato direttamente alla combine.
Com'è accaduto sei mesi fa, la giustizia sportiva arriva a rimorchio di quella ordinaria e il procuratore federale Stefano Palazzi ha già chiesto e ottenuto la proroga delle indagini dalla Corte di Giustizia federale, in attesa di ulteriori sviluppi dell'inchiesta. Dopo Giuseppe Signori tocca a Cristiano Doni entrare nel tritacarne mass mediatico dello scandalo legato al calcioscommesse. Ma se gli inquirenti confermeranno con fatti e prove tutte le accuse contestate, quell'esultanza continuamente ostentata sarà solamente l'ultimo sberleffo di un finale triste e solitario.
Il Foglio sportivo - in corpore sano