Uganda o Londra?
Si fa fatica a collocarlo sulla cartina geografica dell'Africa, men che meno si sanno i suoi confini o si consoce la sua capitale (Kampala, la città più sicura del continente), ma il paese dell'anno è l'Uganda, nella regione dei Grandi Laghi. La scelta è ricaduta per ragioni naturalistiche – c'è la fonte del Nilo Bianco – ma anche come segnale di speranza per una nazione che ben conosce dittature e guerre civili, ma che nel 2012 celebra con orgoglio i cinquant'anni di indipendenza dal Regno Unito. Al secondo posto c'è il Myanmar, l'ex Birmania: la chiusura del regime militare ha lasciato incontaminato il paese asiatico.
Nell'indecisione su dove trascorrere le vacanze natalizie arriva in soccorso quella che ormai è stata ribattezzata la bibbia dei viaggiatori, la Lonely Planet, che ha appena sfornato il meglio per il 2012. Titolo: "Lonely Planet's Best in Travel 2012"; in pratica: tutto ciò che è assolutamente da non perdere per essere considerati dei veri globetrotters.
Premettendo che tutte le classifiche vanno prese con le pinze e che il mondo è tanto grande da non poter stare nelle 208 pagine del volume, ecco le due classifiche più ricercate: paesi e città. Per spirito patriottico c'è da segnalare la Sicilia, che è invece nella top ten delle regioni più belle del mondo.
Si fa fatica a collocarlo sulla cartina geografica dell'Africa, men che meno si sanno i suoi confini o si consoce la sua capitale (Kampala, la città più sicura del continente), ma il paese dell'anno è l'Uganda, nella regione dei Grandi Laghi. La scelta è ricaduta per ragioni naturalistiche – c'è la fonte del Nilo Bianco – ma anche come segnale di speranza per una nazione che ben conosce dittature e guerre civili, ma che nel 2012 celebra con orgoglio i cinquant'anni di indipendenza dal Regno Unito. Al secondo posto c'è il Myanmar, l'ex Birmania: la chiusura del regime militare ha lasciato incontaminato il paese asiatico. Tra le prime timide aperture al mondo esterno (testimoniate anche dalla visita del segretario di Stato americano, Hillary Clinton, che ha incontrato il premio Nobel per la Pace Aung San Suu Kyi) la Birmania si gioca la carta del turismo, forte del ricchissimo patrimonio culturale e architettonico buddista, a cominciare dalle centinaia di pagode dorate sparse sul suo territorio.
Terza è l'Ucraina. Il paese della pasionaria pro-occidente Julia Tymoshenko (che rimarrà in carcere nonostante i problemi di salute) è sempre in bilico tra Europa e Russia e sarà uno dei protagonisti degli eventi sportivi del 2012: assieme alla Polonia ospiterà dall'8 giugno al 1° luglio i Campionati europei di calcio, con Kiev dove si giocherà la finale. Gli altri sette paesi in classifica sono: Giordania, Danimarca, Buthan, Cuba, Nuova Caledonia, Taiwan, Svizzera. E qui è spiegato il perché andarci.
Amate, odiate, ambite, criticate, fatto sta che il mondo – ogni quattro anni – si ferma per assistere alle Olimpiadi e quindi non poteva essere che Lontra la città must da visitare nel 2012. Per la capitale britannica l'inizio era stato dei peggiori. L'annuncio dell'assegnazione dei giochi (quando in finale batté Parigi) del 6 luglio 2005, era stato seguito il giorno dopo da una serie di attentati alla metropolitana e a un autobus a due piani che provocarono oltre cinquanta morti. Ma la City ha reagito senza perdersi d'animo e ancora oggi è un immenso cantiere per arrivare puntuale alle Olimpiadi che dal 27 luglio al 12 agosto faranno di Londra il centro del mondo.
Al secondo posto c'è Muscat, capitale dell'Oman. Se la monarchia della penisola arabica non è stata investita dalla ‘primavera araba', che sembra ormai sfociata in un inverno, lo si deve al suo sultano Qabus, un vero sovrano illuminato che dopo aver rovesciato il padre nel 1970 ha guidato il regno verso la democrazia. Si deve a lui se l'Oman nel 1994 è stato il primo paese del Golfo Persico a concedere il voto alle donne. E le elezioni di ottobre hanno visto una delle candidate vincere, per la prima volta, un seggio al Parlamento: lei è Nuamah bint Jamayel al Busaidi. Muscat sarà amata dai viaggiatori che cercano la vera ‘Arabia' e sono in fuga da città ultramoderne come Dubai. Terza è Bangalore, capitale dell'industria e della ricerca informatica e ribattezzata la Silicon Valley dell'India, che è diventata il simbolo del boom economico del paese negli anni Duemila. Le altre sette città in classifica sono: Cádiz, Stoccolma, Guimarães, Santiago del Cile, Hong Kong, Orlando, Darwin. E qui è spiegato perché bisogna andarci.
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