E venne il giorno
E' colpa del mercurio e anche della Vitamina D. Sicuramente il piombo c'entra qualcosa. Gli anglosassoni in questo periodo devono essersi lasciati impressionare da alcune fantasie sulla fine dell'impero romano collegate al tema dell'inquinamento. Risale a una quarantina di anni fa la teoria, poco quotata, di alcuni studiosi di storia antica, soprattutto americani, che ha risolto la fine del più grande impero occidentale dell'antichità in un'intossicazione da piombo tale da condurre la società all'impoverimento morale, fino alla nevrosi e al degrado.
E' colpa del mercurio e anche della Vitamina D. Sicuramente il piombo c'entra qualcosa. Gli anglosassoni in questo periodo devono essersi lasciati impressionare da alcune fantasie sulla fine dell'impero romano collegate al tema dell'inquinamento. Risale a una quarantina di anni fa la teoria, poco quotata, di alcuni studiosi di storia antica, soprattutto americani, che ha risolto la fine del più grande impero occidentale dell'antichità in un'intossicazione da piombo tale da condurre la società all'impoverimento morale, fino alla nevrosi e al degrado. Si dice “saturnismo”, e pare ne fosse affetto anche Caligola, l'imperatore estroso, figlio del grande Germanico, tacciato dalle fonti probabilmente troppo severe di essere un pervertito, uno stupratore senza rispetto per “l'aurea mediocritas” tanto propagandata da Orazio e in totale antitesi con la figura esemplare del principe virtuoso.
In questi giorni il presidente degli Stati Uniti, Barack Obama, ha individuato un altro grande nemico della nazione, altro killer dopo il piombo a essere già schedato sulla tavola periodica degli elementi. E' stata inaugurata dall'Epa, l'agenzia nazionale americana che si occupa della difesa dell'ambiente, la campagna contro il mercurio, sostanza altamente dannosa, questo si sapeva, che ha effetti deleteri sulle vie respiratorie e sul sistema nervoso. Un esempio celebre dei sintomi di intossicazione da mercurio è il Cappellaio Matto frutto dell'immaginazione di Lewis Carroll: secondo la tradizione inglese il mestiere del cappellaio portava inesorabilmente alla follia – come dice il detto britannico: “mad as a hutter”, matto come un cappellaio – causata dall'inalazione del mercurio usato per lavorare i cappelli. Gli stessi sintomi si riscontrano oggi, secondo l'Epa, nei bambini americani, che sono diventati ipercinetici e irascibili, degni rappresentanti del disturbo dell'attenzione, il male del secolo, e solo un massiccio intervento di bonifica potrà salvarli dalle pasticche di tranquillanti a cui sono destinati. Dalle analisi è emerso che la presenza preoccupante di mercurio nell'aria proviene dalle centrali idroelettriche, per le quali si è studiato un piano di controllo ad hoc delle emissioni che dovrebbe far risparmiare decine di migliaia di vite umane e numerosi casi di ricoveri, stando alle previsioni dell'Epa. Resta da dimostrare se gli episodi di asma, disturbi neurologici, mortalità infantile ricondotti alle emissioni di sostanze velenose, alla fine dei conti, non abbiano un'origine diversa.
Di certo in Europa non va tanto meglio. Il numero dei casi legati alla sclerosi multipla in Scozia risulta tra i più alti al mondo, e se proprio si vuole puntare il dito, si incolpi la vitamina D, o meglio la sua carenza dovuta al clima troppo rigido. Questo almeno è il parere del professore George Ebers del dipartimento di Neuroscienze di Oxford, il quale ha proposto una somministrazione regolare di integratori a tutta la popolazione scozzese, convinto, lui e pochi altri, che sia questa l'unica via per risolvere il problema alla radice. Se così fosse, se la soluzione si traducesse davvero in un semplice riequilibrio dietetico, convincere ogni singolo scozzese ad assumere la razione giornaliera prescritta su ordine del governo britannico non si potrà dire cosa semplice.
E così, mentre il piano di bonifica del mercurio dalle centrali elettriche potrebbe fallire e coinvolgere l'America in una ondata di follia generale, compromettendo la stabilità dei rapporti diplomatici mondiali, allo stesso tempo il nord Europa, sempre più oppresso dall'insufficienza di vitamina D, sprecherà ogni risorsa sociale ed economica per imporre alle popolazioni predisposte dosi massicce di integratori, scatenando rivolte inarrestabili e, alla fine di tutto, il collasso. Questo sarà lo scenario, poco quotato, ipotizzato da alcuni storici sulla caduta dell'impero occidentale del ventunesimo secolo.
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