Un fotomontaggio che imbarazza il Cremlino
Manipolare le fotografie per fornire al mondo una propria versione della storia ha sempre contraddistinto lo stile delle alte sfere sovietiche. Se trent’anni fa venivano creati set fotografici ad hoc per mostrare in salute e splendida forma i vari Breznev, Andropov e Cernenko quando in realtà giacevano allettati in qualche impenetrabile clinica moscovita, oggi è la propaganda putiniana che tenta di usare il ritocco per denigrare pericolosi rivali. Stavolta è toccato al popolare blogger e avvocato Alexei Navalny.
Manipolare le fotografie per fornire al mondo una propria versione della storia ha sempre contraddistinto lo stile delle alte sfere sovietiche. Se trent’anni fa venivano creati set fotografici ad hoc per mostrare in salute e splendida forma i vari Breznev, Andropov e Cernenko quando in realtà giacevano allettati in qualche impenetrabile clinica moscovita, oggi è la propaganda putiniana che tenta di usare il ritocco per denigrare pericolosi rivali. Stavolta è toccato al popolare blogger e avvocato Alexei Navalny. Una grande foto diffusa a decine di giornali mostrava Navalny, dissidente finito due volte in prigione per la sua “disobbedienza”, sorridere in compagnia di Boris Berezovsky, un oligarca rifugiatosi a Londra dopo che nei suoi confronti era stato spiccato un mandato di cattura per vari reati. Migliaia di attivisti con gilet blu (il colore di Russia Unita, partito del duo Medvedev-Putin) sono scesi in strada per distribuire ai passanti copie dei giornali con la foto dello scandalo, pensando così di dimostrare che l’apparentemente puro e perseguitato Navalny riceve in realtà lauti finanziamenti da oscuri oligarchi con i quali intrattiene pure rapporti d’amicizia.
E’ bastato poco, però, perché il ritocco fosse smascherato. Lo stesso blogger, più divertito che indignato, ha messo online la vera foto, che lo ritrae insieme a Mikhail Prokhorov, ricchissimo imprenditore autodefinitosi liberale che ha già assicurato di voler sfidare Vladimir Putin alle presidenziali del prossimo marzo. Navalny ha deciso così di pubblicare altri fotomontaggi, mettendosi di volta in volta vicino a Stalin, Hitler, Napoleone e perfino un alieno. Il risultato è stato un boomerang per il Cremlino: un’operazione verità che ha dimostrato ancora una volta quanta preoccupazione dia all’attuale premier la piazza in rivolta.
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