Nubi sempre più oscure si addensano su Islamabad
La rimozione del Segretario alla difesa pachistana Naeem Khalid Lodhi da parte del premier Raza Gilani ha acuito il conflitto tra la leadership civile e quella militare di Islamabad. Lodhi (ex generale e Capo di stato maggiore dell’Esercito) è stato sollevato dall’incarico per “cattiva gestione e azioni illegali” e per “aver creato incomprensioni tra le istituzioni dello stato”. Al suo posto andrà Nargis Sethi, un civile.
La rimozione del Segretario alla difesa pachistana Naeem Khalid Lodhi da parte del premier Raza Gilani ha acuito il conflitto tra la leadership civile e quella militare di Islamabad. Lodhi (ex generale e Capo di stato maggiore dell’Esercito) è stato sollevato dall’incarico per “cattiva gestione e azioni illegali” e per “aver creato incomprensioni tra le istituzioni dello stato”. Al suo posto andrà Nargis Sethi, un civile. I rapporti tra Lodhi e Gilani da tempo non erano buoni, e solo lo scorso dicembre il primo ministro richiamò all’ordine il segretario alla difesa per aver sostenuto davanti alla Corte suprema che il governo civile non ha alcun controllo sui servizi d’intelligence.
Quella di Gilani è una sfida sempre più forte alle alte sfere militari, dal momento che solo mercoledì sera alti ufficiali avevano fatto sapere di non gradire il cambiamento, avvertendo che la rimozione di Lodhi avrebbe potuto comportare una spaccatura insanabile tra il governo e le Forze armate. Il rischio concreto, aveva dichiarato un graduato sotto garanzia dell’anonimato, sarebbe stato quello di una disobbedienza alle direttive governative. La tensione tra le due sfere del potere pachistano si è intensificata dopo la pubblicazione di un memorandum segreto e controverso in cui il presidente Ali Zardari invocava (tramite il proprio rappresentante a Washington, Husain Haqqani) l’intervento americano per prevenire un golpe militare all’indomani del raid che portò all’uccisione di Osama bin Laden ad Abbottabad il 2 maggio 2011. Un funzionario della Difesa ha ricordato al New York Times che Lodhi si era rifiutato recentemente di firmare un testo preparato dallo staff del premier in cui si sosteneva che il ministro della Difesa non concordava con le opinioni del Capo di stato maggiore Ashfaq Parvez Kayani e del capo dei servizi segreti Ahmad Shuja Pasha in merito alla veridicità del memo. “Non sono parole mie, non lo firmo”, avrebbe detto Naeem Khalid Lodhi a Raza Gilani.
Negli ultimi giorni i rapporti tra civili e militari si è fatto ancora più difficile, dopo che il primo ministro ha accusato Kayani e Pasha di agire come “uno stato nello stato”, ricordando che i due sono chiamati a rendere conto delle proprie azioni al parlamento di Islamabad. Dichiarazioni che alcuni osservatori hanno interpretato come l’anticipazione di una prossima rimozione dagli incarichi che attualmente ricoprono. Se così fosse, sostiene l’analista politico e militare Hasan Rizvi, “le conseguenze saranno davvero gravi”.
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