La rivoluzione democratica in Corea del Nord (boom!)

Non sarà la versione nordcoreana della primavera che ha rovesciato vari regimi tra l’Africa settentrionale e il medio oriente, ma qualche tiepido refolo di cambiamento si inizia a percepire anche nell’apparentemente immobile sistema di Pyongyang. La scorsa settimana è stata inaugurata la versione online in inglese del Rodong Sinmun, il principale quotidiano locale edito dal Comitato centrale del Partito dei lavoratori di Corea. Il portale offre non solo una panoramica su ciò che accade a nord del 38° parallelo, ma anche una ricca sezione internazionale in cui risaltano le accuse ai “criminali sudcoreani e americani”. Grande spazio, poi, alle “attività del Leader Supremo”, le cui attività quotidiane sono documentate minuziosamente con tanto di corredo fotografico. Non manca la celebrazione dell’appena scomparso Leader Eterno Kim Jong-Il, i cui romanzi (secondo fonti di Pyongyang sarebbero addirittura migliaia) saranno pubblicati sul sito in occasione del suo settantesimo compleanno.
E’ la prima volta che il regime si apre al Mondo, dando così l’opportunità a tutti di tenersi costantemente aggiornati su ciò che avviene in un paese fino a oggi pressoché inaccessibile. Ma c’è un’altra novità, ancor più clamorosa: l’Associated Press (prima agenzia di stampa occidentale a farlo) ha aperto un ufficio di corrispondenza a Pyongyang. Fino a oggi, ogni notizia riguardante la monarchia ereditaria dei Kim veniva filtrata dall’agenzia statale Kcna, che forniva informazioni e fotografie ai media di tutto il mondo. Con la piccola rivoluzione mediatica intrapresa dal nuovo corso, il granitico sistema nordcoreano è un po’ meno enigmatico.