"Without Wall Street, New York becomes Philadelphia"
La copertina del New York Magazine in edicola oggi dice tutto su quel che sta accadendo ai banchieri, ai finanzieri, al mondo di Wall Street. Anche i ricchi hanno dei sentimenti (se non possono prendere il jet privato, soprattutto), scriveva Tom Wolfe quando la crisi aveva un anno d’età e ancora non si era capito chi avrebbe pagato il conto più salato del post choc.
La copertina del New York Magazine in edicola oggi dice tutto su quel che sta accadendo ai banchieri, ai finanzieri, al mondo di Wall Street. Anche i ricchi hanno dei sentimenti (se non possono prendere il jet privato, soprattutto), scriveva Tom Wolfe quando la crisi aveva un anno d’età e ancora non si era capito chi avrebbe pagato il conto più salato del post choc. Ora si sa: il conto lo paghiamo noi. Ma i banchieri stanno vivendo un momento non particolarmente felice, soprattutto perché in campagna elettorale (quella francese, nel suo vivo, quella americana che dominerà tutto l’anno in corso) il populismo vince sempre un po’. Come scriveva Maureen Dowd parlando delle lamentele da first lady di Michelle Obama, nessuno riesce a simpatizzare con certi piagnistei (“I’m not married and I take the subway and I watch what I spend very carefully. But my girlfriend likes to eat good food. It all adds up really quick. A taxi here, another taxi there. I just bought an apartment, so now I have a big old mortgage bill.”), basterebbe sapere che questa è la strada giusta per tornare a crescere e ad avere prospettive un po’ più rosee.
Secondo l’articolo del New York, tutto un settore ha vissuto sopra le righe per decenni e si merita di ritornare con i piedi per terra: così la pensano i politici, soprattutto da quando i ricchi si sono addirittura candidati a farsi tassare di più (cioè, non tutti, solo Warren Buffett). C’è però un particolare inquietante in questo lungo racconto, oltre al concetto di “emasculation” s’intende, e oltre al fatto che ci sono tomi su tomi macroeconomici che spiegano che la ripartenza è trainata da chi consuma di più, non da chi già consuma poco. E il particolare è questo: “Without Wall Street, New York becomes Philadelphia”.
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