Ci mancava giusto la foto taroccata alla piazza anti Putin

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Erano in tanti a manifestare sabato scorso a Mosca contro Putin. Faceva freddo, c’erano 17 gradi sottozero, eppure in migliaia erano lì a chiedere democrazia ed elezioni libere. Le immagini hanno fatto il giro del mondo e una in particolare ha destato la curiosità dell’Atlantic: una folla immensa assiepata in piazza Manezh, a due passi dal Cremlino.

    Erano in tanti a manifestare sabato scorso a Mosca contro Putin. Faceva freddo, c’erano 17 gradi sottozero, eppure in migliaia erano lì a chiedere democrazia ed elezioni libere. Le immagini hanno fatto il giro del mondo e una in particolare ha destato la curiosità dell’Atlantic: una folla immensa assiepata in piazza Manezh, a due passi dal Cremlino. Una scena non nuova per l’esperto di fotografia Alan Taylor, che subito ha smascherato l’inganno. Dopo una rapida ricerca negli archivi, ha scoperto infatti che quella foto era vecchia di più di vent’anni e che i manifestanti non ce l’avevano con Putin bensì con Gorbaciov e il regime comunista. Qualcuno tra i responsabili della dimostrazione non ha fatto altro che recuperare l’immagine e diffonderla tramite i social network facendola passare per qualcosa di nuovo.

    Il passo falso è dell’Associated Press, ma aleggia come il sintomo di un movimento di protesta che arranca diviso al proprio interno e incapace di trovare un leader comune. Le presidenziali si avvicinano (si voterà il 4 marzo) e Vladimir Putin appare sempre più forte. Non sono solo i sondaggi degli istituti vicini al Cremlino a dire che lo zar vede crescere il proprio gradimento giorno dopo giorno, ma anche centri indipendenti. Dopo settimane trascorse a difendersi in tv e a promettere riforme e un nuovo corso per la Russia, Putin ha riunito a Mosca decine di celebrità locali cercando di ottenerne un endorsement. Tra i presenti, il plurimedagliato pattinatore sul ghiaccio Yevgeny Plushenko e il regista premio Oscar Nikita Mikhalkov. “Abbiamo fatto molto, ma molto rimane da fare”, ha esordito il primo ministro, ricordando a tutti che “la Russia è sempre un leader sulla scena mondiale”. Putin non ha rivali, le proteste degli ultimi mesi non sono andate più in là dei confini dei grandi centri urbani, gli sfidanti sono deboli e già in passato hanno tentato invano di contrastare la leadership del premier. E’ anche per questo che, dopo qualche timida apertura alla piazza, l’ex e probabile futuro presidente ha recuperato lo smalto del mastino elettorale tutt’altro che disposto a farsi condizionare dalle manifestazioni di piazza.