Murdoch fa sorgere un nuovo Sun per dimenticare le disgrazie dell'impero
Il 2012 si prospetta come un anno di grandi appuntamenti in Gran Bretagna: oltre al Giubileo di diamante per i sessant’anni di regno di Elisabetta II e alle Olimpiadi della prossima estate, a fare notizia è l’uscita della versione domenicale del Sun, il quotidiano lanciato da Rupert Murdoch 43 anni fa. Dimenticato, grazie a una attenta strategia mediatica e a bravi avvocati, lo scandalo del News of the World, l’attesa per il debutto nelle edicole cresce di giorno in giorno.
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Il 2012 si prospetta come un anno di grandi appuntamenti in Gran Bretagna: oltre al Giubileo di diamante per i sessant’anni di regno di Elisabetta II e alle Olimpiadi della prossima estate, a fare notizia è l’uscita della versione domenicale del Sun, il quotidiano lanciato da Rupert Murdoch 43 anni fa.
Dimenticato, grazie a una attenta strategia mediatica e a bravi avvocati, lo scandalo del News of the World, ha debuttato nelle edicole britanniche il "Sun on Sunday". Influenti esponenti della sinistra inglese hanno già annunciato battaglia, e Tom Watkins, il membro della commissione parlamentare più ostile a Murdoch, ha già invocato un boicottaggio del nuovo prodotto di News Corp.
Ed Miliband, leader del Labour Party, si trova ora in grande imbarazzo e ha già chiesto al suo consigliere Lord Wiseman di stracciare il contratto appena firmato per una rubrica sul domenicale del Sun. Decisamente più entusiasta è Martin Sorrell, amministratore delegato di Wpp, il maggior gruppo pubblicitario al mondo, che già prospetta un enorme successo per la nuova creatura dello Squalo: sulla scia degli investimenti in messaggi promozionali di grandi aziende quali Ford e Vodafone, anche gli inserzionisti minori saranno sollecitati a sostenere il settimanale.
Il nuovo domenicale ha una veste più familiare rispetto alla versione feriale del Sun. Meno aggressivo, poco spazio per il gossip e la caccia alla celebrità di turno. Forte, invece, l’attenzione per il mondo dello sport. Altri inserti vedranno la luce nei prossimi mesi. La grande speranza è che i vecchi lettori del Sun (nel frattempo migrati soprattutto verso il Sunday Mirror, se non altro per affinità ideologico-politica) tornino alla casa madre.
Se la sinistra laburista non mostra entusiasmo per la novità editoriale, David Cameron ha dato prova di equilibrio non prendendo posizione. Si è limitato a sottolineare l’importanza di un investimento da parte di una grande azienda in un momento di crisi come questo. Un segno di ottimismo per la ripresa economica attesa entro l’anno. Tra i molti dubbi, una certezza: il prezzo di lancio è fissato a 50 centesimi (55 centesimi di euro). Salirà a una sterlina in un secondo momento, allineandosi ai prezzi della concorrenza.
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