Troppo bella per Sarkozy
Dicono che la bellezza non c’entri e nemmeno il fatto che sia donna, il problema della nuova portavoce di Nicolas Sarkozy in versione candidato all’Eliseo sono i suoi cognomi. Natahlie Kosciusko-Morizet, detta NKM, ha gli zigomi altissimi, proviene da una famiglia nobile polacca (parla fluentemente il polacco) che è la stessa del generale Tadeusze Kosciuzsko, è un’ingegnere con la passione per la biologia, era molto vicina a Jacques Chirac.
Dicono che la bellezza non c’entri e nemmeno il fatto che sia donna, il problema della nuova portavoce di Nicolas Sarkozy in versione candidato all’Eliseo sono i suoi cognomi. Natahlie Kosciusko-Morizet, detta NKM, ha gli zigomi altissimi, proviene da una famiglia nobile polacca (parla fluentemente il polacco) che è la stessa del generale Tadeusze Kosciuzsko, è un’ingegnere con la passione per la biologia, era molto vicina a Jacques Chirac, s’occupa(va) d’Ambiente nel governo Fillon, è una star di Twitter con più di 130 mila follower, va in piscina due volte a settimana, è sposata con un signore di sinistra che ha quasi vent’anni più di lei (l’ha incontrato a Varsavia, lui era funzionario all’ambasciata francese, lei stagista).
NKM “è troppo bella, troppo diplomata, troppo ben vestita” per essere anche amata dagli altri. E infatti da quando è stata nominata come portavoce unica di Sarkozy in questa campagna elettorale molto populista e molto arrabbiata non si è fatto altro che parlare di servizio su Paris Match del 2005 in cui parlava di maternità e figli, del suo essere una donna durissima e spietata, perché se una donna arriva lì deve per forza avere riserve di cattiveria al posto del sangue. La critica più azzeccata è quella di molti del circolo più ristretto di Sarkozy, soprattutto di Henri Guaino (quello che gli scrive i discorsi) e Patrick Buisson (il “fondamentalista cattolico” che recupera i voti di destra) che quando non litigano tra di loro se la prendono con NKM. La quale è un po’ troppo ecologista ma soprattutto è troppo elitaria: un piccolo articolo su Le Point (non online purtroppo) riferisce la frase che si sente dire dai nemici di NKM: “Facciamo una campagna sul popolo, sulla Francia dal basso e mettiamo come portavoce una borghese” e poi: “Una campagna contro l’élite con una rappresentante dell’élite non funzionerà mai!”.
Dicono che ci siano faide personali, create sul campo da NKM all’Assemblea nazionale, dicono che il rientro di Rachida Dati sia stato studiato apposta per innervosire NKM (una volta le due erano amiche, poi c’è stata una lite), dicono che Carla Bruni non sia felicissima della promozione di NKM. Pare un cliché sarkoziano (e francese) allo stato puro: mentre noi lavoriamo, quelle facciamole un po’ litigare.
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