Romney fa il conservatore con i soldi degli amici moderati

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Mentre Mitt Romney tenta disperatamente di vincere le primarie in Michigan contro un Rick Santorum in ascesa (perdere nello stato in cui suo padre fu governatore sarebbe una catastrofe), in Massachusetts si iniziano a fare i conti sui soldi spesi nella campagna elettorale dal milionario mormone e si lanciano appelli allo spirito moderato della East Coast per far quadrato attorno a lui.

    Mentre Mitt Romney tenta disperatamente di vincere le primarie in Michigan contro un Rick Santorum in ascesa (perdere nello stato in cui suo padre fu governatore sarebbe una catastrofe), in Massachusetts si iniziano a fare i conti sui soldi spesi nella campagna elettorale dal milionario mormone e si lanciano appelli allo spirito moderato della East Coast per far quadrato attorno a lui. Sabato scorso, il presidente della Parthenon Group business consultancy di Boston, Christopher Jenny, ha spedito a decine di potenziali donatori una mail in cui li supplica di aiutare l’ex governatore del Massachusetts a “combattere l’arci-conservatore Rick Santorum”. Jenny invita “chi non si sente offeso dall’idea di vedere un moderato del Massachusetts alla Casa Bianca” a farsi coinvolgere nella macchina elettorale che sostiene Romney.

    Il caso ha voluto che nel momento in cui l’appello di uno dei suoi principali finanziatori veniva inviato alle caselle di posta elettronica, dagli schermi della Fox Romney ripeteva di essere “un solido conservatore” che si ripromette di ispirarsi ai principi cari alla destra repubblicana se e quando sarà eletto presidente. “Il più grande equivoco è dire che essendo io un ragazzo del Massachusetts non potrei essere conservatore”, ha aggiunto Mitt. Sono gli ultimi tentativi di convincere un elettorato perplesso a ridargli fiducia, come fece nel 2008 quando sconfisse di quasi dieci punti un John McCain lanciato verso la conquista della nomination repubblicana.

    Il problema è che a finanziare la sua lotta contro l’ala più conservatrice del partito sono proprio i grandi magnati moderati del New England dai quali Romney sta cercando di prendere progressivamente le distanze per non farsi travolgere dal sempre più forte Santorum.