Il nuovo iPad tra segni dei tempi e declassamento dell'Italia

Michele Boroni

Molti sociologi ritengono che oggi è dalle innovazioni e dalle nuove funzioni dei device tecnologici che riusciamo a “leggere” i cambiamenti e le evoluzioni della società. Proviamo quindi a interpretare sotto questa chiave la presentazione che si è tenuta ieri a San Francisco di Apple, produttore che più di ogni altro nell'ultimo decennio ha influito sul vissuto della società occidentale trainando la mutazione del rapporto con la tecnologia.

    Molti sociologi ritengono che oggi è dalle innovazioni e dalle nuove funzioni dei device tecnologici che riusciamo a “leggere” i cambiamenti e le evoluzioni della società. Proviamo quindi a interpretare sotto questa chiave la presentazione che si è tenuta ieri a San Francisco di Apple, produttore che più di ogni altro nell'ultimo decennio ha influito sul vissuto della società occidentale trainando la mutazione del rapporto con la tecnologia.

    Il keynote, la tradizionale presentazione che Apple organizza per annunciare le nuove uscite di prodotto, era stavolta dedicato al Nuovo iPad (pare si chiamerà così, e non iPad 3 come tutti pensavamo), il tablet che, insieme all'iPhone e all'iPod, rappresentano i tre apparecchi dell'era post-computer. Se prima il keynote, grazie al carisma magnetico del suo creatore Steve Jobs, riusciva ad essere un evento messianico e appassionante, oggi nelle mani di Tim Cook, attuale numero uno di Apple, torna ad essere un appuntamento molto “tecnico” con poco spazio concesso all'emozione e allo show.

    L'elemento chiave di questo nuovo iPad è sicuramente l'alta definizione (il tablet potrebbe essere comunemente denominato iPad HD). Il nuovo display “Retina”  pur rimanendo identico per dimensione (l'aspetto dell'intero tablet di terza generazione è uguale all'iPad 2, solo leggermente più pesante e spesso) ha un numero di pixel – 3,1 milioni – quattro volte superiore al suo predecessore, il che significa un'immagine ancor più definita e colori più ricchi e profondi: in pratica permette di vedere immagini e video in full HD, il che lo porta anche a un utilizzo professionale in campo medico e di ricerca scientifica. L'altra novità riguarda il potenziamento della foto e videocamera (a 5 megapixel e con la possibilità di girare video in Full HD): ormai oggi fotografiamo tutto, come se la nostra memoria flash interna non riuscisse a contenere e ricordare tutte le cose che vediamo, quindi ogni device tecnologico in uscita non può non avere la fotocamera. Ma avete provato a fotografare o filmare con l'iPad? Diciamo che non è tra le esperienza più comode e confortevoli.

    Ma andiamo avanti con le novità “tecniche” del nuovo tablet e quindi con l'A5X, il nuovo chip, più potente di quelli già montati su iPhone e precedenti iPad, che permette una maggiore velocità, stabilità, efficienza energetica per supportare l'alta definizione, specialmente nei giochi: perché, diciamolo, sono in molti che con l'iPad ci giocano – ed è la migliore esperienza di gioco possibile; per questo alcune aziende spesso esitano a concederla ai propri dipendenti come strumento di lavoro. Un'altra novità di spessore riguarda la connettività: il nuovo iPad avrà la possibilità di connettersi alla nuova rete  LTE 4G (non ancora attiva in Italia) quattro volte più veloce di una media ADSL.

    E se uno dei tratti della contemporaneità è il multitasking, ovvero la sindrome umana di fare più cose insieme, Apple con il nuovo iPad fornisce lo strumento adatto, ovvero il riconoscitore vocale per poter dettare direttamente alla tavoletta testi di mail o di documenti, facendo anche altro.  Ed è qui che Apple – più di Moody's, più di Standard's & Poor (che ieri ha lodato l'operato di Monti) – sancisce il declassamento dell'Italia nel mondo occidentale: il riconoscitore vocale è infatti disponibile solo in inglese, francese, tedesco e giapponese. E, come se non bastasse, il nuovo iPad sarà disponibile nei negozi di mezzo mondo (Svizzera compresa) il 16 marzo. In Italia dal 23 marzo. 
    Con questa nuovo iPad, Apple si conferma ancora una volta leader assoluta del comparto, giocando sull'evoluzione delle funzioni e non sul downgrading come stanno facendo alcuni competitors per accaparrarsi la fascia bassa del mercato. I prezzi (comunicati solo in dollari) della versione solo Wi-Fi rimarranno sostanzialmente gli stessi del precedente modello (da 499$), mentre quelli con LTE-4G da 629 a 829 dollari.