Sul Mali sventola la bandiera dei rapitori di Rossella Urru

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Dopo tre mesi di battaglie, solo tre giorni fa il Movimento nazionale per la liberazione dell’Azawad (Mnla) annunciava che l’esercito del Mali era stato sconfitto e che “da Gao a Timbouctou sventola la bandiera dell’Azawad”. Ieri, però, la storica città del Mali del nord è caduta nelle mani degli islamisti del gruppo integralista Ansar Eddin, i “Seguaci della Religione”, guidati da Iyad Ag Ghali (ex console maliano in Arabia Saudita) e vicini ad al Qaida.

    Dopo tre mesi di battaglie, solo tre giorni fa il Movimento nazionale per la liberazione dell’Azawad (Mnla) annunciava che l’esercito del Mali era stato sconfitto e che “da Gao a Timbouctou sventola la bandiera dell’Azawad”. Ieri, però, la storica città del Mali del nord è caduta nelle mani degli islamisti del gruppo integralista Ansar Eddin, i “Seguaci della Religione”, guidati da Iyad Ag Ghali (ex console maliano in Arabia Saudita) e vicini ad al Qaida. Testimoni oculari riferiscono che le bandiere del Mlna sono state strappate e bruciate e che diversi chioschi che vendevano birra sono stati devastati al grido di “Allah è grande”.

    Non è quindi servito a nulla il golpe a Bamako giustificato da un gruppo di militari come il tentativo estremo per fermare e respingere l’avanzata dei tuareg, tornati dalla Libia carichi di armi. Il Mali sta diventando terreno fertile per il reclutamento di miliziani qaidisti e soprattutto i tuareg rappresentano un bacino cui attingere. Molto si deve all’opera di proselitismo attuata dall’algerino Mokhtar Belmokhtar, salafita con un passato di assidue frequentazioni nelle madrasse pachistane. E’ lui che avrebbe nel corso degli anni sviluppato una rete di amicizie, favori e complicità con il “popolo blu”, entrando in contatto con le propaggini maghrebine qaidiste. L’organizzazione terrorista fondata da Bin Laden si è estesa al Mali grazie al ruolo di Ag Ghali, che ha ottenuto l’appoggio degli Ifoghas, la principale tribù tuareg maliana. Ag Ghali conterebbe su trecento guerriglieri, i suoi mujahiddin.

    A Gao è stato anche individuato un campo di addestramento di Jamat Tawhid Wal Jihad Fi Garbi Afriqqiya, gruppo integralista costola dissidente di Al Qaida nel Maghreb islamico legato ad Ansar Eddin responsabile (tra le altre cose) del sequestro della cooperante italiana Rossella Urru. Non solo il Mali, però, è al centro dell’azione degli islamisti del Sahara: miliziani di Ansar Eddin si stanno dirigendo verso il confine mauritano, al punto che il governo di Nouakchott ha proclamato lo stato d’allerta lungo il confine.