Il collasso di Current Tv

Il problema di Current Tv, il network di Al Gore, non è l’isterico lancio di stoviglie con la superstar Keith Olbermann (lui è imparziale, litiga con tutti) ma quello di attrarre spettatori. Niente spettatori, niente trasmissioni: questo è scritto nel contratto con il provider dei servizi via cavo Time Warner. Se per due trimestri consecutivi il canale non riesce a superare una soglia minima di share, una linea che divide chi può stare sul mercato da chi è meglio che si dedichi al global warming, Current Tv verrà immediatamente scartata dalla piattaforma che conta. In questo contesto aziendale assai fragile Olbermann era l’uomo della provvidenza (o della sopravvivenza), quello che con i suoi 177 mila spettatori medi a serata ha permesso al network di passare lo sbarramento.

Per non sprecare la carica polemica che si è sprigionata attorno al licenziamento (e alle querele incrociate) di Olbermann, gli uomini di Al Gore lo hanno rimpiazzato con Eliot Spitzer, l’ex governatore di New York caduto in disgrazia per l’abitudine di frequentare escort newyorchesi e poi riabilitato dopo a un lungo percorso di espiazione che l’ha portato a diventare anchorman della Cnn. Ma il fenomeno Spitzer nel network della sinistra moderata e sedicente oggettiva al di sopra di ogni sospetto non ha funzionato granché in termini di audience. A Current Tv l’ex governatore gode di margini di libertà più ampi per sollevare qualche polverone benefico per le sorti dell’audience. I 47 mila spettatori che lo hanno seguito nella prima apparizione dicono che l’appeal di Olbermann è lontano, ma se si mantenesse su quella media sarebbe sufficiente per allungare la vita di Current Tv di almeno un trimestre. Poi vedranno un po’ quale altro scandalo inventare.