Perché, nell'America dei sondaggi Gallup, le corna sono il peccato più grave

Nicoletta Tiliacos

Il mese di maggio, in America, è il periodo consacrato ormai da anni al sondaggio Gallup sugli orientamenti dell’opinione pubblica in tema di scelte e comportamenti morali. I risultati, resi noti ieri, dell’indagine condotta dal 5 all’8 maggio del 2011 – da leggere con attenzione, visto che molte delle questioni affrontate sono anche materia di campagna elettorale – raccontano soprattutto di un paese diviso quasi a metà tra chi ritiene che sia accettabile il suicidio medicalmente assistito (45 per cento) e chi è di parere contrario (è la maggioranza, pur esigua, con il 48 per cento).

    Il mese di maggio, in America, è il periodo consacrato ormai da anni al sondaggio Gallup sugli orientamenti dell’opinione pubblica in tema di scelte e comportamenti morali. I risultati, resi noti ieri, dell’indagine condotta dal 5 all’8 maggio del 2011 – da leggere con attenzione, visto che molte delle questioni affrontate sono anche materia di campagna elettorale – raccontano soprattutto di un paese diviso quasi a metà tra chi ritiene che sia accettabile il suicidio medicalmente assistito (45 per cento) e chi è di parere contrario (è la maggioranza, pur esigua, con il 48 per cento). Tra i diciassette temi affrontati dal sondaggio, è questo, senza dubbio, quello che provoca la spaccatura più netta e che, per il New York Times, dovrebbe invitare a una riflessione più approfondita sui motivi di quella divisione. Nella classifica di quello che più divide gli americani c’è poi l’eterna questione dell’aborto, accettabile per il 39 per cento e da condannare per il 51 per cento: si conferma l’orientamento pro life della maggioranza dei cittadini degli Stati Uniti, anche se cresce la percentuale di giovani favorevoli rispetto all’anno precedente. Solo 13 punti percentuali dividono poi chi ritiene eticamente accettabile avere un figlio fuori dal matrimonio (il 54 per cento) e chi lo condanna (41 per cento).

    All’altro estremo della classifica Gallup, gli americani mostrano invece il più ampio accordo sul giudizio moralmente negativo a carico delle relazioni extraconiugali. Ben  91 americani su cento pensano che farsi un amante con un matrimonio ancora in corso sia eticamente riprovevole, contro uno sparuto 7 per cento che non ci trova nulla di male. Percentuali bulgare condannano anche la poligamia, la clonazione umana e il suicidio, rifiutati rispettivamente dall’86, dall’84 e dall’80 per cento degli intervistati. Almeno 6 americani su 10 ritengono immorali sia la pornografia (la relativa domanda è stata introdotta per la prima volta in questo sondaggio) sia la clonazione di animali; la stessa percentuale (62 contro 30 per cento) considera accettabile la ricerca medica che fa uso di staminali embrionali umane. Un’accettazione molto ampia si registra per il divorzio (69 contro 23), la pena di morte (65 per cento contro il 23), il gioco d’azzardo (64 contro 31) e il sesso prematrimoniale (60 per cento contro il 36 per cento). Circa il 55 per cento degli intervistati giudica positivamente questioni che vanno dai test medici sugli animali alle relazioni tra persone delle stesso sesso, all’uso di pellicce animali per l’abbigliamento. Gallup segnala che l’aborto rimane (come sempre) il tema sul quale pesa di più l’appartenenza politica democratica o repubblicana (tra coloro che lo accettano, si contano 37 punti di scarto tra la prima e la seconda categoria). Mentre è la pornografia il tema sul quale più influisce l’età: il 42 per cento di chi ha tra i 18 e i 34 anni la considera moralmente accettabile, mentre solo il 19 per cento di coloro che hanno più di 55 anni dice di pensarla allo stesso modo.