Mosca fredda con noi
Troppo di fretta, ministro. Fonti del Foglio a Mosca riferiscono del malumore per la visita nella capitale russa del ministro degli Esteri italiano, Giulio Terzi di Sant’Agata, durata in tutto 24 ore, dalla serata di giovedì a quella di venerdì. Il programma prevedeva un faccia a faccia con Dmitri Medvedev, presidente in uscita che a maggio lascerà il posto a Vladimir Putin, i colloqui bilaterali con il suo omologo e l’incontro con gli imprenditori italiani in Russia.
Troppo di fretta, ministro. Fonti del Foglio a Mosca riferiscono del malumore per la visita nella capitale russa del ministro degli Esteri italiano, Giulio Terzi di Sant’Agata, durata in tutto 24 ore, dalla serata di giovedì a quella di venerdì. Il programma prevedeva un faccia a faccia con Dmitri Medvedev, presidente in uscita che a maggio lascerà il posto a Vladimir Putin, i colloqui bilaterali con il suo omologo e l’incontro con gli imprenditori italiani in Russia. Programma vasto, e infatti è stato compresso il più possibile: gli imprenditori italiani sono stati incontrati in una sala vip di Vuknovo, uno degli aeroporti di Mosca. In questi giorni Eni sta avviando la produzione di gas attraverso SeverEnergia (una joint venture partecipata anche da Enel) in Siberia.
Ma il malumore maggiore è da parte russa. La sensazione è di essere snobbati, trascurati da un governo che ha fatto arrivare il messaggio di congratulazioni per la rielezione di Putin alla presidenza due giorni dopo quello dell’ex premier Silvio Berlusconi. Al Cremlino si comprende bene che l’esecutivo tecnico dell’Italia è concentrato sullo spread e sui problemi di casa e che ha un penchant per l’occidente e non per il lontano est – Terzi prima della Farnesina era ambasciatore italiano a Washington. Ma a Mosca piace essere trattata al di sopra dell’importanza dei propri rapporti, e non al di sotto. “Si sta lavorando anche sulla questione della liberazione dei due marò italiani prigionieri in India. La Russia può esercitare pressioni efficaci su Nuova Delhi. Se funzionassero, il merito sarebbe condiviso con Silvio Berlusconi, con lui c’è ancora continuità di relazioni, e non con il governo attuale. Se fosse per il governo attuale, non ci sarebbe impegno”. Berlusconi sarà presente alla cerimonia per l’inizio della nuova presidenza Putin, il prossimo 7 maggio. L’incontro tra il presidente del Consiglio, Mario Monti, e Putin, è invece ancora da fissare. La missione di Terzi doveva preparare il terreno, ma non c’è ancora una data certa, forse a luglio, forse più in là, il prossimo autunno.
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