Vi aspettiamo a “bras” aperte

Così il Times intercetta i “profughi” francesi ricchi che temono Hollande

Paola Peduzzi

Venite da noi, cari francesi, qui si sta molto meglio di quanto si starà da voi, ora che “monsieur soixante-quinze pour cent” sta per arrivare all’Eliseo. I ricchi francesi vogliono scappare da Parigi per paura che con François Hollande si finisca con la confisca dei beni (già il 75 per cento di tasse per i livelli più alti di reddito basta, in realtà, per la fuga) e il Times di Londra intercetta i profughi: venite nella City, sapremo trattarvi bene.

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    Venite da noi, cari francesi, qui si sta molto meglio di quanto si starà da voi, ora che “monsieur soixante-quinze pour cent” sta per arrivare all’Eliseo. I ricchi francesi vogliono scappare da Parigi per paura che con François Hollande si finisca con la confisca dei beni (già il 75 per cento di tasse per i livelli più alti di reddito basta, in realtà, per la fuga) e il Times di Londra intercetta i profughi: venite nella City, sapremo trattarvi bene.

    “Liberté Egalité Hospitality” è il titolo del terzo editoriale di ieri: “Ai francesi in ansia su come sarà la Francia post elettorale diciamo: bienvenue à Londres”. Con tutta la spocchia e l’ironia degne di un quotidiano che aveva pubblicato, in occasione del voto francese di domenica, una vignetta con delle rane volanti con la faccia di Hollande e Sarkozy, il Times ha fatto un invito ufficiale che serve a un paese che soffre di anemia economica. Traducendo in francese sgrammaticato alcune frasi, il quotidiano usa un tono comprensivo: “Quest’elezione vi può fare l’effetto di una sveglia (tout à l’heure), per cui vogliamo farvi sapere che siamo pronti ad accogliervi e nella nostra lingua (lingua franca) vi diciamo: Bienvenue!”. A Londra c’è un liceo francese, ci sono panetterie francesi meravigliose che sfornano le migliori baguette e i migliori croissant, nei cinema si proiettano i film francesi, “come voi abbiamo politici di sinistra, come George Galloway (gauche, come George Galloway)” e vi faremo “sentire a casa (chez vous) imponendo ai nostri intellettuali di apparire in pubblico con camicie bianche sbottonate fino alla cintura, come Bernard-Henri Lévy”.

    I francesi in fuga – pare che siano tutti diretti in Belgio – suscitano l’ilarità collettiva. I cinesi sono talmente irriverenti con il sistema democratico francese che hanno pubblicato una vignetta con tre mendicanti: uno chiede soldi perché non ha un lavoro, gli altri due chiedono voti, e sono Hollande e Sarkozy. A vedere i dati economici del Regno Unito e della Cina, in realtà, c’è ben poco da fare gli spiritosi, ma si sa che le sfortune dei vicini (che poi magari sfortune non sono), anche nel mondo elegante della geopolitica, sembrano sempre peggiori delle proprie, e rassicurano anche i politici più disperati. Quindi francesi non abbiate paura, seguite il profumo dei soldi, venite a Londra – conclude il Times – “vi aspettiamo, come direste voi, a ‘bras’ aperte”.

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    • Paola Peduzzi
    • Scrive di politica estera, in particolare di politica europea, inglese e americana. Tiene sul Foglio una rubrica, “Cosmopolitics”, che è un esperimento: raccontare la geopolitica come se fosse una storia d'amore - corteggiamenti e separazioni, confessioni e segreti, guerra e pace. Di recente la storia d'amore di cui si è occupata con cadenza settimanale è quella con l'Europa, con la newsletter e la rubrica “EuPorn – Il lato sexy dell'Europa”. Sposata, ha due figli, Anita e Ferrante. @paolapeduzzi